Damiani: “Marcus Thuram mi ricorda Weah. E occhio al fratello Khéphren...”

L’agente di Lilian: "Però George era ancor più devastante a campo aperto. Può migliorare di testa. Il centrocampista del Nizza è da Inter o Juve? È da grande squadra"
Damiani: “Marcus Thuram mi ricorda Weah. E occhio al fratello Khéphren...”© ANSA

MILANO - L'agente Oscar Damiani ha curato la carriera di Lilian Thuram, con il campione francese che in Italia ha difeso la casacca del Parma e della Juventus. Il noto procuratore conosce quindi perfettamente anche Marcus, nato proprio nella città emiliana. Con i ricordi che iniziano così nei primissimi anni di vita di Tikus: «Il primo è di quando lo tenevo in braccio. Era già allora un bimbo molto sveglio. Io con la famiglia Thuram ho sempre avuto un bel rapporto. Ho vissuto un po’ meno il fratello Khéphren, ma pure per lui vale quanto detto per Marcus. Peccato solo che a differenza del papà, non abbia avuto la fortuna di seguirli professionalmente, questo mi dispiace (ride, ndr)».

Marcus e Khephren hanno sempre sognato di seguire le orme del padre?

«Assolutamente. Quando andavo a trovarli li trovavo sempre giocare a pallone. E pazienza se spaccavano tutto dentro casa (ride, ndr). Le assicuro che però già da allora si vedeva che sarebbero diventati bravi».

Marcus decisivo contro la Roma. Lukaku evanescente. È una sorta di chiusura del cerchio per l’Inter?

«Lukaku ha fatto quello che ha fatto e resta comunque un grande calciatore. Thuram non lo fa rimpiangere, anzi. Sta facendo molto bene ed è più giovane. Quindi si può dire che si tratti di una scelta societaria ben fatta».

Probabilmente con Lukaku in organico e titolare, Thuram avrebbe avuto meno spazio. E non sarebbe esploso.

«Se uno non va volentieri all’Inter, o ci possono essere dei problemi, meglio non prenderlo. Thuram ci è andato con molto piacere, lo dimostra il campo. Ausilio e Baccin hanno fatto davvero un’ottima scelta».

Si aspettava un impatto così devastante?

«Sul piano della forza, del gioco, del movimento sì. Magari però non così tanti gol. Marcus sta realizzando molte reti. E qualcosa in più rispetto al passato».

C’è anche del merito in Inzaghi?

«Certo, dato che lo mette nelle migliori condizioni possibili per segnare. Lo fa giocare più avanti, la coppia con Lautaro è semplicemente eccellente».

Thuram-Lautaro è la coppia più forte d’Italia?

«Forse anche del mondo».

Marcus era stato paragonato a George Weah.

«Prima dell’inizio di questa stagione le avrei risposto di no. Adesso invece un pochino può assomigliare al liberiano. Lui era più devastante in campo aperto. Thuram può migliorare ancora. Dove? Nel colpo di testa. È altro 190 cm, può diventare più forte. Per il resto Marcus corre molto, è uno che lavora per la squadra. Per essere un attaccante è molto resistente. Nel calcio moderno questo conta tanto parecchio».

Quali consigli gli avrà dato papà Lilian?

«Spesso viene a trovarlo. Averlo vicino è un fatto positivo. Al papà piacciono le cose belle. A Milano si sta bene, Lilian viene qui volentieri, per suo figlio e per la città».

Pensa che anche suo fratello possa avere una grande carriera?

«Khéphren potrebbe fare bene in Italia, ha grandi qualità. Se è da Inter o Juve? È sicuramente da grande squadra, farebbe comodo a molti».

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