MILANO - L'attaccante dell'Inter Marcus Thuram ha parlato a Dazn nella rubrica "Heroes", che anticipa l'attesissimo Derby d'Italia Juventus-Inter di domenica 26 novembre.
Il giocatore francese ha raccontato i momenti cruciali della sua vita calcistica grazie a quattro vignette ispirate ai suoi amati manga a partire della scelta dei nerazzurri: "Ho scelto l'Inter perché era un feeling che avevo dentro. Due anni prima mi ero fatto male quando dovevo andare all'Inter. Mi ha fatto malissimo perché mi ero già immaginato di vestire la maglia dell'Inter e di giocare a San Siro. Due anni dopo quella sensazione mi era rimasta e volevo venire qua. Il primo che mi ha scritto quando sono arrivato è stato Dimarco. Mi ha dato il benvenuto e mi ha detto che mi aspettava da due anni".
Il derby contro il Milan
"Quando chiudo gli occhi e penso al derby penso al momento in cui entriamo sul campo e ci sono due le coreografie. È stato speciale. Il gol? Mi ricordo che era una ripartenza: Lautaro manda Dumfries in profondità, io recupero palla, vedo che Thiaw non mi attacca subito, vuol dire che ho il tempo di girarmi, lo punto e sono uno contro uno con lui. Ho il tempo di tirare, entro, tiro, faccio gol".
Il suo ruolo
"L'anno scorso è stato il primo anno in cui ho fatto il 9 per tutta la stagione. Ausilio mi aveva visto come 9 già due anni fa, vuol dire che mi conosce molto bene come giocatore e questo mi ha aiutato a fare la scelta. Penso che il mio percorso, l'aver giocato prima in altre posizioni, mi abbia aiutato a diventare il 9 che sono oggi. Non sono un 9 tipico che rimane fermo e non si muove: mi piace muovermi, giocare con i compagni, dribblare, fare assist e gol. Aver giocato sull'ala in passato mi permette oggi di fare cose così".