Zhang latita: no a Juve-Inter, cerca 500 milioni in Usa. Ma il tempo stringe

La mission impossible di Suning, che vuole disperatamente tenersi il club nerazzurro: ottenere un altro prestito che contenga gli oltre 300 milioni dovuti a Oaktree. Altrimenti sarà la fine
Zhang latita: no a Juve-Inter, cerca 500 milioni in Usa. Ma il tempo stringe© Image Sport/Ansa/Getty Images

APPIANO - Anche Juve-Inter non vedrà la presenza di Steven Zhang in tribuna. Non fa quasi più notizia, considerato che il presidente non ha più contatti diretti con la squadra da quattro mesi, ovvero da quando incontrò i giocatori a Tokyo nel corso della tournée giapponese. Questo non vuol dire che abbia abdicato, anzi: tutti gli ultimi segnali arrivati da Nanchino indicano come Suning voglia tenersi il club. L’ultima decisione presa, quella di rinnovare il contratto fino al 2027 a Marotta, Ausilio e BaccinSono tre grandi persone che vivono 24 ore su 24 per l’Inter», l’applauso di Inzaghi), va nel segno della continuità, come pure la scelta di inserire nel Consiglio di amministrazione un uomo legato a Suning (Melody Yichang Xu, senior investment manager dell’azienda) e il niet al consorzio di famiglie arabe portato all’attenzione di Raine Group.

Zhang, servono 500 milioni

Al tutto va aggiunto il mandato consegnato a Goldman Sachs di trovare interlocutori che possano rifinanziare il prestito concesso da Oaktree nel maggio 2021. Una missione complicata vista la congiuntura estremamente negativa legata ai tassi di interesse e (soprattutto) a una novità emersa circa i tempi legati all’operazione: l’accordo va trovato entro fine gennaio, perché i tempi tecnici legati a perfezionarlo sono di 2-3 mesi. Zhang, per andare oltre a Oaktree, guarda ancora verso gli Stati Uniti dove Goldman Sachs ha avviato i contatti con Sixth Street e Ares Management, gruppi finanziari che hanno già grande esperienza in maxi-finanziamenti a società calcistiche. Sixth Street ha infatti acquisito dal Barcellona il 25% dei diritti televisivi della Liga per i prossimi 25 anni per un totale di 519 milioni. Ares Management ha invece consentito al Chelsea di raccogliere 460 milioni per riqualificare Stamford Bridge. Cifre che indicativamente servirebbero a Suning per liquidare Oaktree e avere comunque le basi per ripartire. Il perché possa funzionare quella che pare una mission impossible è legato essenzialmente a tre fattori: il primo al fatto che l’Inter parteciperà al nuovo Mondiale per club e - se non accadranno sconquassi - alla prossima Champions riveduta e corretta per garantire ancora più introiti ai club. L’Inter inoltre può ancora giocarsi la carta del progetto stadio e infine, nell’accordo con la controparte, può inserire un piano per il passaggio di consegne, cosa che non interessa a Oaktree.

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