Dumfries, Inter-Salernitana e la notte degli esami per l'Atletico

L'olandese torna titolare dopo più di un mese: un match sugli scudi gli consentirebbe di recuperare punti su Darmian, avanti nelle gerarchie sulla fascia destra
Dumfries, Inter-Salernitana e la notte degli esami per l'Atletico© Marco Canoniero

MILANO - Dopo oltre un mese dall’ultima presenza da titolare – Inter-Verona dello scorso 6 gennaio – questa sera Denzel Dumfries verrà nuovamente schierato dal 1’da Simone Inzaghi. L’esterno olandese, in panchina nelle ultime sei gare nerazzurre, in cui ha collezionato solo 62’ in campo tra campionato e Supercoppa Italiana, proverà quindi a sfoderare una prestazione di alto livello, come accaduto nella prima parte di questa stagione, quando l’ex Psv era praticamente imprescindibile per i vice campioni d’Europa. Un match sugli scudi permetterebbe a Dumfries di recuperare punti su Darmian - in termini di gerarchie sulla fascia destra – e sarebbe la miglior candidatura possibile alla titolarità contro l’Atletico Madrid nell’incontro previsto martedì prossimo a Milano. Solitamente in Europa fisicità e velocità del calciatore classe ’96 hanno spesso fatto la differenza, in una vetrina, quella della Champions, che serve ai nerazzurri per proseguire ancora una volta il proprio percorso nella competizione più nobile a livello di club, ma pure al ragazzo per attirare su di se possibili vecchi e nuovi acquirenti.

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Dumfries, evitare lo Skriniar bis

Con un contratto in scadenza nel 2025 – e il dogma “Marottiano” di evitare qualsiasi tipo di Skriniar bis - non è un segreto che senza rinnovo Dumfries possa essere ceduto – anzi, lo sarà sicuramente – qualora dovesse arrivare per lui un’offerta ritenuta congrua. In realtà la distanza tra le parti, 4 milioni di offerta, 5 di richiesta, non sembra neppure incolmabile, ma i nerazzurri difficilmente andranno oltre, così come Denzel e i suoi rappresentanti non sembrano disposti ad abbassare le proprie pretese. Insomma contro la Salernitana – per tanti motivi – potrebbe essere un nuovo punto di partenza per Dumfries, finito in tribuna prima per problemi fisici e in panchina poi perché non era al top della forma, a differenza dei suoi compagni di squadra che invece erano più avanti proprio perché avevano sfruttato al meglio il periodo in cui il ragazzo era infortunato. Possono bastare anche 60-70 minuti di fascia arata e il messaggio di un calciatore che vuole essere centrale nel progetto odierno verrà recapitato a destinazione. Con i restanti minuti che altresì potrebbero – finalmente - vedere l’esordio con la maglia dell’Inter di Buchanan, col canadese sbarcato a Milano a inizio anno, ma non ancora sceso in campo un secondo in nerazzurro.

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