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MILANO - Dall’Atletico... All’Atletico. Archiviata la gara di andata con la squadra del Cholo Simeone, ora Simone Inzaghi e il suo staff devono mettere a punto la strategia per presentare un’Inter tirata a lucido a Madrid (13 marzo), dove si preannuncia un clima da battaglia. All’appuntamento mancano venti giorni tondi, tondi in cui l’Inter dovrà affrontare quattro gare di campionato, la prima domenica a Lecce poi, tutte d’un fiato, Atalanta e Genoa a San Siro (mercoledì 28 e lunedì 4 marzo) quindi la trasferta di Bologna (probabilmente sabato 9). Inzaghi ha già anticipato l’intenzione di ricorrere a piene mani al turnover, anche perché - restando ai prossimi due impegni - risulta facile pensare che molti tra i titolari di Champions saranno preservati per il match contro l’Atalanta che, a livello di difficoltà, è quasi paragonabile a quello con l’Atletico. Il fatto di cambiare molti giocatori a Lecce è una necessità anche alla luce delle facce che si è trovato di fronte Inzaghi al rientro negli spogliatoi dopo la vittoria in Champions: certe partite prosciugano energie fisiche e mentali e, per evitare contraccolpi nella gara successiva, la soluzione migliore è cambiare. Sabato quindi saranno molti i volti nuovi in distinta alla voce titolari.
Lecce-Inter, curisoità e statistiche
Le possibili soluzioni di Inzaghi
Dopo l’Atletico, tra i più affaticati c’erano Calhanoglu e Bastoni ed entrambi potrebbero restare ai box: mentre il regista ha come naturale sostituto Asllani, più complicato trovare un sostituto di Bastoni sul centrosinistra alla luce dell’assenza di Acerbi: nella mente di Inzaghi Bisseck è infatti funzionale per il centrodestra e, qualora volesse concedere un turno di riposo all’azzurro la soluzione più semplice potrebbe essere quella di riproporre Carlos Augusto nei tre davanti a Sommer, con staffetta sulla corsia esterna tra Dimarco e Buchanan che ha già almeno un’ora nel motore. Il cambio più scontato riguarda Frattesi per Barella, il migliore della compagnia con l’Atletico. Difficile che Inzaghi tolga Mkhitaryan (tanto più se dovesse rifiatare Calhanoglu) perché lo considera il miglior “equilibratore” del centrocampo, l’uomo che più di tutti sa interpretare al meglio le diverse fasi all’interno della partita. A destra tornerà dal primo minuto Dumfries mentre Pavard e De Vrij potrebbero restare al loro posto anche per non stravolgere totalmente la difesa. Ieri infine è stato operato Sensi per rimuovere la placca inserita nella caviglia sinistra nel novembre 2022 quando con il Monza si procurò una frattura malleolo-peroneale.