Inter, sei forte e bella: non hai bisogno di aiutini. E Barella non aiuta

Il ricorso quasi patologico al Var ha reso molti arbitri quasi incapaci, o quantomeno timorosi

Allora: l’elenco di episodi arbitrali pro Inter redatto in queste pagine - pur con tutti i distinguo del caso; vuoi per l’evidente predominio calcistico degli inzaghiani, vuoi per l’effettiva e ogni volta differente incidenza che un errore ha o potrebbe aver avuto nell’economia di una partita - è sufficientemente nutrito per comprendere come e perché sia nato sui social il tormentone della “Marotta League”. Tormentone che peraltro, almeno sul fronte degli antagonisti juventini, già frustrati da tutta una serie di accadimenti duri da digerire per chi era abituato ad accarezzarsi la pancia piena di successi, risale a ben prima di quest’anno ed è ormai di fatto un evergreen. Intanto una considerazione, anzi una sensazione, generale: il ricorso quasi patologico al Var - nato per correggere chiari e gravi errori ma divenuto strumento in grado di alterare/ribaltare dinamiche di campo magari discutibili ma storicamente accettate come elemento del gioco - ha reso molti arbitri quasi incapaci, o quantomeno timorosi, di... arbitrare.

Inter più forte delle altre

La sicumera stampata sul volto o espressa dal linguaggio del corpo di certi fischietti del passato ha lasciato spazio a troppi gesti titubanti, sguardi tremebondi, attese sconcertanti. E già agli arbitri è stato tolto lo stress del fuorigioco e dei gol fantasma. Quindi, nello specifico interista: che una squadra così più forte delle altre, pure caratterialmente, condizioni forse nell’inconscio qualche arbitro è storia vecchia (Marotta aveva già conosciuto queste dietrologie alla Juve, ma si può ricordare anche il Milan di Berlusconi e di Baresi); però diciamo che un po’ di attenzione e di cautela in più nell’analizzare le proteste (tantissime e variegate, oggettivamente) contro lo strapotere nerazzurro - anzi, proprio in virtù di questo - sarebbero d’uopo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il rigore di Inter-Genoa e le sceneggiate di Barella

Invece, l’altra sera su quel rigore col Genoa, l’arbitro è riuscito a confermare la propria decisione di campo - cosa che viene spesso auspicata, proprio per limitare il condizionamento visivo con cui certe immagini, vivisezionate al ralenty, puniscono e mortificano dinamiche “fisiche” tipiche del calcio - proprio nella circostanza in cui avrebbe dovuto dare retta al Var che gli aveva messo sotto il naso l’errore di valutazione. Dai Inter: sei troppo forte, e pure bella. Non hai bisogno di aiutini. Né di certe sceneggiate di Barella, giocatore formidabile ma quasi ostinato nel cercarsi antipatie che davvero sarebbe più facile, e opportuno, evitare.

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Allora: l’elenco di episodi arbitrali pro Inter redatto in queste pagine - pur con tutti i distinguo del caso; vuoi per l’evidente predominio calcistico degli inzaghiani, vuoi per l’effettiva e ogni volta differente incidenza che un errore ha o potrebbe aver avuto nell’economia di una partita - è sufficientemente nutrito per comprendere come e perché sia nato sui social il tormentone della “Marotta League”. Tormentone che peraltro, almeno sul fronte degli antagonisti juventini, già frustrati da tutta una serie di accadimenti duri da digerire per chi era abituato ad accarezzarsi la pancia piena di successi, risale a ben prima di quest’anno ed è ormai di fatto un evergreen. Intanto una considerazione, anzi una sensazione, generale: il ricorso quasi patologico al Var - nato per correggere chiari e gravi errori ma divenuto strumento in grado di alterare/ribaltare dinamiche di campo magari discutibili ma storicamente accettate come elemento del gioco - ha reso molti arbitri quasi incapaci, o quantomeno timorosi, di... arbitrare.

Inter più forte delle altre

La sicumera stampata sul volto o espressa dal linguaggio del corpo di certi fischietti del passato ha lasciato spazio a troppi gesti titubanti, sguardi tremebondi, attese sconcertanti. E già agli arbitri è stato tolto lo stress del fuorigioco e dei gol fantasma. Quindi, nello specifico interista: che una squadra così più forte delle altre, pure caratterialmente, condizioni forse nell’inconscio qualche arbitro è storia vecchia (Marotta aveva già conosciuto queste dietrologie alla Juve, ma si può ricordare anche il Milan di Berlusconi e di Baresi); però diciamo che un po’ di attenzione e di cautela in più nell’analizzare le proteste (tantissime e variegate, oggettivamente) contro lo strapotere nerazzurro - anzi, proprio in virtù di questo - sarebbero d’uopo.

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