Oaktree, tutto sul fondo californiano che ha rilevato l’Inter da Suning

Gestisce 192 miliardi di dollari e tra i clienti ha 15 fondi sovrani: ha 25 sedi in tutto il mondo con 1200 dipendenti
Oaktree, tutto sul fondo californiano che ha rilevato l’Inter da Suning

Dalla Cina agli Stati Uniti con tappa finale a Toronto. L’Inter si appresta a diventare americana, ma con legami molto forti in Canada. Il fondo californiano Oaktree, infatti, dal 2019 è controllato da Brookfield Corporation, colosso finanziario canadese che gestisce 925 miliardi di dollari di patrimoni (Oaktree ne ha in portafoglio 192, dei quali solo 16 legati al private equity). Brookfield controlla il 62% di Oaktree. Giganti planetari che spaziano in ogni settore. Oaktree, fondata nel 1995 a Los Angeles, ha 25 uffici in giro per il mondo, tra Nord America, Europa, Asia e Australia, con oltre 1.200 dipendenti. Ma il 66% dei suoi affari è in America. Come succede con molti di queste società, gran parte dei capitali investiti derivano dai fondi pensione.

Oaktree alla ricerca di "belle imprese con brutti bilanci"

Tra i clienti di Oaktree ci sono anche 15 fondi sovrani. La nuova proprietà nerazzurra ha sempre puntato su prestiti ad alto rendimento, scommettendo su ritorni elevati da aziende in situazioni complicate. Come ha spiegato il co-fondatore e co-presidente, Howard Marks, la specialità di Oaktree è andare alla ricerca di «belle imprese con brutti bilanci». In parte è andata così anche con Suning che non è riuscita a ripagare il maxi-finanziamento del 2021, finendo per perdere in pegno l’Inter reduce da anni di successi sul campo che stanno conducendo anche a conti del club più in salute. Oaktree era entrata nella corsa dei fondi di private equity interessati ad acquistare quote della Lega Serie A con la prospettiva di creare una media-company. Offerte che non hanno prodotto alcun risultato perché la maggioranza delle società di Serie A ha deciso di rifiutare queste proposte miliardarie. Il fondo californiano ha già acquistato un club di calcio europeo: il Caen nel 2020. Possiede l’80% (il restante 20% è del produttore televisivo Pierre-Antoine Capton) anche se a breve dovrebbe cedere queste azioni. In questi quattro anni il Caen, dove gioca Parfait Mandanda (fratello di Steve, portiere del Rennes e della Francia), non è riuscito a centrare la promozione in Ligue 1. Ha chiuso al 6° posto l’ultimo campionato di seconda divisione. La proprietà ha tagliato i costi con una sforbiciata del personale commerciale e amministrativo per risanare i conti. L’altro co-presidente Bruce Karsh è dirigente e azionista di minoranza di Golden State Warriors, la franchigia Nba di San Francisco, terza per titoli vinti dopo Boston Celtics e Los Angeles Lakers.

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