Inter, ansia Acerbi e buco nell'acqua in Argentina: il difensore è uno solo

Il profilo sudamericano individuato è ancora inadatto al campionato italiano, non resta che affondare il colpo sul giocatore che già conosce la Serie A

Più che il problema avuto con l’aereo che ha riportato alla base la squadra (guasto al velivolo, con notte spesa a Leverkusen dopo aver trovato un hotel di fortuna e rientro a Malpensa soltanto in mattinata) Simone Inzaghi è preoccupato dalla carenza di soluzioni difensive a sua disposizione. Nella pancia della BayArena spiegando il perché abbia scelto di mandare in campo Arnautovic anziché Buchanan ha sollevato la questione: «Volevo inserire Buchanan in quanto Bisseck, Bastoni e De Vrij saranno anche a Roma dall’inizio perché Pavard e Acerbi non ci saranno, avevano speso tanto e avevo pensato a quel cambio. Però negli ultimi tre giorni Buchanan aveva rallentato per un fastidio che si portava dietro quindi in quel momento ho visto Taremi che aveva fatto un ottimo lavoro e ho pensato di inserire Arnautovic per non correre rischi perchè a centrocampo e attacco siamo a posto, dietro abbiamo qualche problema».

Già e il punto interrogativo più importante riguarda proprio Francesco Acerbi. Questi finora in Champions ha giocato una gara da titolare (a Manchester con il City) mentre in campionato l’ultima partita in cui è rimasto in campo per novanta minuti risale a quella con il Napoli (10 novembre) poi, a Verona, si è bloccato dopo un quarto d’ora - come accaduto a Roma, 20 ottobre, ma lì era passata quasi mezz’ora dall’inizio - e non è ancora rientrato. Il problema è che Acerbi, compresa l’operazione estiva per risolvere i problemi di pubalgia, è già al secondo infortunio muscolare importante in stagione e un fisico logorato, oltre ai quasi 37 anni (li compirà il 10 febbraio), rende sempre più dilatati i tempi di recupero. Il che provoca un importante scompenso nelle rotazioni oltre a togliere a Inzaghi il “lider maximo” della difesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Inter

Di Cesare acerbo, Bijol resta prima scelta

Quest’anno, a differenza che in passato, la Champions scollinerà anche il mese di dicembre con due appuntamenti a gennaio che renderanno ancora più compresso il calendario. Questo però darà all’Inter l’opportunità di tenere monitorata la situazione. Al momento l’orientamento è quello di non intervenire sul mercato, certo è che se Acerbi dovesse continuare a non dare certezze fisiche, gli orizzonti - magari dalla seconda metà del mese - potrebbero cambiare. Che l’Inter stia comunque con le antenne dritte sul tema è dimostrato dal fatto che Dario Baccin, nella missione in Argentina chiusa domenica, abbia monitorato con particolare attenzione il profilo di Marco Di Cesare, 23enne centrale del Racing Club de Avellaneda (la squadra da cui fu preso Lautaro Martinez), che però è stato ritenuto un profilo ancora acerbo.

Per mettere mano alla difesa, per lo più nel mezzo della stagione, serve un giocatore pronto che sappia giocare a tre ma, soprattutto, conosca bene il campionato italiano. In tal senso tutto porta a Jaka Bijol, centrale dell’Udinese su cui Ausilio ha messo gli occhi da un po’. A rendere fattibile il gioco a incastri, oltre alla confortante classifica della squadra di Kosta Runjaic, il fatto che a gennaio l’Udinese potrà schierare Oumar Solet, preso da svincolato dopo l’addio al Salisburgo. Il francese, che ha firmato un contratto fino al 2027 con opzione per il 2028, è nei fatti già il sostituto di Bijol che, sul campo, si è meritato la chance in una grande squadra. E questa potrebbe essere proprio l’Inter.

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Più che il problema avuto con l’aereo che ha riportato alla base la squadra (guasto al velivolo, con notte spesa a Leverkusen dopo aver trovato un hotel di fortuna e rientro a Malpensa soltanto in mattinata) Simone Inzaghi è preoccupato dalla carenza di soluzioni difensive a sua disposizione. Nella pancia della BayArena spiegando il perché abbia scelto di mandare in campo Arnautovic anziché Buchanan ha sollevato la questione: «Volevo inserire Buchanan in quanto Bisseck, Bastoni e De Vrij saranno anche a Roma dall’inizio perché Pavard e Acerbi non ci saranno, avevano speso tanto e avevo pensato a quel cambio. Però negli ultimi tre giorni Buchanan aveva rallentato per un fastidio che si portava dietro quindi in quel momento ho visto Taremi che aveva fatto un ottimo lavoro e ho pensato di inserire Arnautovic per non correre rischi perchè a centrocampo e attacco siamo a posto, dietro abbiamo qualche problema».

Già e il punto interrogativo più importante riguarda proprio Francesco Acerbi. Questi finora in Champions ha giocato una gara da titolare (a Manchester con il City) mentre in campionato l’ultima partita in cui è rimasto in campo per novanta minuti risale a quella con il Napoli (10 novembre) poi, a Verona, si è bloccato dopo un quarto d’ora - come accaduto a Roma, 20 ottobre, ma lì era passata quasi mezz’ora dall’inizio - e non è ancora rientrato. Il problema è che Acerbi, compresa l’operazione estiva per risolvere i problemi di pubalgia, è già al secondo infortunio muscolare importante in stagione e un fisico logorato, oltre ai quasi 37 anni (li compirà il 10 febbraio), rende sempre più dilatati i tempi di recupero. Il che provoca un importante scompenso nelle rotazioni oltre a togliere a Inzaghi il “lider maximo” della difesa.

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