Più che il problema avuto con l’aereo che ha riportato alla base la squadra (guasto al velivolo, con notte spesa a Leverkusen dopo aver trovato un hotel di fortuna e rientro a Malpensa soltanto in mattinata) Simone Inzaghi è preoccupato dalla carenza di soluzioni difensive a sua disposizione. Nella pancia della BayArena spiegando il perché abbia scelto di mandare in campo Arnautovic anziché Buchanan ha sollevato la questione: «Volevo inserire Buchanan in quanto Bisseck, Bastoni e De Vrij saranno anche a Roma dall’inizio perché Pavard e Acerbi non ci saranno, avevano speso tanto e avevo pensato a quel cambio. Però negli ultimi tre giorni Buchanan aveva rallentato per un fastidio che si portava dietro quindi in quel momento ho visto Taremi che aveva fatto un ottimo lavoro e ho pensato di inserire Arnautovic per non correre rischi perchè a centrocampo e attacco siamo a posto, dietro abbiamo qualche problema».
Già e il punto interrogativo più importante riguarda proprio Francesco Acerbi. Questi finora in Champions ha giocato una gara da titolare (a Manchester con il City) mentre in campionato l’ultima partita in cui è rimasto in campo per novanta minuti risale a quella con il Napoli (10 novembre) poi, a Verona, si è bloccato dopo un quarto d’ora - come accaduto a Roma, 20 ottobre, ma lì era passata quasi mezz’ora dall’inizio - e non è ancora rientrato. Il problema è che Acerbi, compresa l’operazione estiva per risolvere i problemi di pubalgia, è già al secondo infortunio muscolare importante in stagione e un fisico logorato, oltre ai quasi 37 anni (li compirà il 10 febbraio), rende sempre più dilatati i tempi di recupero. Il che provoca un importante scompenso nelle rotazioni oltre a togliere a Inzaghi il “lider maximo” della difesa.
