Rigore contro l'Inter, Barella disperato a Chiffi: "Mi sto giocando la vita"

Il centrocampista nerazzurro faccia a faccia con il direttore di gara dopo la revisione al Var del tocco di mano di Bisseck
Rigore contro l'Inter, Barella disperato a Chiffi: "Mi sto giocando la vita"
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Nel serrato testa a testa per lo Scudetto tra Inter e Napoli, non potevano mancare le polemiche arbitrali. Al centro delle discussioni, il calcio di rigore assegnato alla Lazio nella sfida contro i nerazzurri, per un tocco di braccio di Yann Bisseck in area. Una decisione che ha scatenato l’ira dei nerazzurri - in silenzio stampa nel post gara -, in un contesto già teso alla vigilia per via della scelta dell’arbitro Guida, della sezione di Torre Annunziata, come AVAR. L’episodio è stato analizzato in dettaglio da Open VAR, il format di Dazn che mostra in tempo reale le comunicazioni tra campo e sala VAR.

Il ruolo marginale di Guida e la guida della review da parte di Di Paolo

Nonostante le polemiche legate alla sua nomina, l’arbitro Marco Guida ha avuto un ruolo secondario nella gestione della revisione. Come evidenziato da Open VAR, a prendere in mano la situazione è stato invece l’arbitro Di Paolo, designato ufficialmente come VAR. È lui a dirigere l’intera procedura, in collaborazione con il tecnico incaricato della gestione delle immagini, mentre Guida resta defilato, rispettando la gerarchia operativa prevista dal protocollo.

Durante l’analisi del contatto tra il braccio di Bisseck e il pallone, Di Paolo si è espresso con chiarezza nei confronti del collega Chiffi, arbitro in campo: "Vediamo un attimo e poi decidiamo la telecamera. Questa qui. E poi quella da dietro, la retrodata. Anche questa ma è un po’ lontana. Un’altra stretta, eccola qua anche questa. Perché fa un movimento ad aprire. La prima è questa. Ti consiglio una nuova OFR, per valutare un possibile calcio di rigore".

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La revisione di Chiffi e la tensione con Barella

Una volta richiamato al monitor a bordocampo, l’arbitro Chiffi ha impiegato poco tempo per confermare l’indicazione del VAR. Le immagini mostrano chiaramente il movimento del gomito di Bisseck verso il pallone, giudicato punibile. Pochi dubbi quindi da parte del direttore di gara, che successivamente ha provato a placare gli animi in campo. In particolare, si è registrato un acceso scambio con Nicolò Barella, centrocampista dell'Inter, visibilmente contrariato. Alla richiesta dell’arbitro di mantenere la calma, il centrocampista nerazzurro ha risposto con frustrazione: "Sto tranquillo, mi sto giocando la vita". Pronta la replica di Chiffi: "Anche noi". Ma il mediano non ci sta: "No tu non ti stai giocando niente, io sì".

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Rocchi difende la decisione

A chiudere il cerchio è intervenuto il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che ha espresso pieno sostegno alla scelta finale. Secondo l'ex arbitro, infatti, l’azione parte da una posizione non punibile, ma il successivo movimento del braccio di Bisseck cambia il quadro: "Parte concettualmente per la non punibilità perché tiene le braccia dietro la schiena. Il problema è che poi il gomito l’allarga, probabilmente in maniera istintiva, non voglio pensare alla volontarietà perché non credo che nessun difensore voglia fare un fallo di mano volontario. L’istintività porta il braccio verso il pallone per cui è un calcio di rigore da concedere assolutamente". Il designatore ha inoltre riconosciuto le difficoltà affrontate dall’arbitro in campo: "Mi rendo conto della difficoltà di accettarlo. La posizione di Chiffi non era delle migliori, e non capisce minimamente quanto accaduto. Ha fatto una buona gara in un contesto complesso, ha sempre scelto gara giusta".

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Nel serrato testa a testa per lo Scudetto tra Inter e Napoli, non potevano mancare le polemiche arbitrali. Al centro delle discussioni, il calcio di rigore assegnato alla Lazio nella sfida contro i nerazzurri, per un tocco di braccio di Yann Bisseck in area. Una decisione che ha scatenato l’ira dei nerazzurri - in silenzio stampa nel post gara -, in un contesto già teso alla vigilia per via della scelta dell’arbitro Guida, della sezione di Torre Annunziata, come AVAR. L’episodio è stato analizzato in dettaglio da Open VAR, il format di Dazn che mostra in tempo reale le comunicazioni tra campo e sala VAR.

Il ruolo marginale di Guida e la guida della review da parte di Di Paolo

Nonostante le polemiche legate alla sua nomina, l’arbitro Marco Guida ha avuto un ruolo secondario nella gestione della revisione. Come evidenziato da Open VAR, a prendere in mano la situazione è stato invece l’arbitro Di Paolo, designato ufficialmente come VAR. È lui a dirigere l’intera procedura, in collaborazione con il tecnico incaricato della gestione delle immagini, mentre Guida resta defilato, rispettando la gerarchia operativa prevista dal protocollo.

Durante l’analisi del contatto tra il braccio di Bisseck e il pallone, Di Paolo si è espresso con chiarezza nei confronti del collega Chiffi, arbitro in campo: "Vediamo un attimo e poi decidiamo la telecamera. Questa qui. E poi quella da dietro, la retrodata. Anche questa ma è un po’ lontana. Un’altra stretta, eccola qua anche questa. Perché fa un movimento ad aprire. La prima è questa. Ti consiglio una nuova OFR, per valutare un possibile calcio di rigore".

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