Inter, il dopo Inzaghi: Fabregas il preferito, Motta in quota. E Bastoni dice no

Per Simone biennale da 25 milioni a stagione, debutterà al Mondiale. Marotta ha già avviato le trattative col Como e i contatti con lo spagnolo

MILANO - Inzaghi fuori, Fabregas dentro? Poche ore e il quadro sarà completo. La storia fra l'Inter e Simone Inzaghi era iniziata il 3 giugno 2021 con l’hashtag #WelcomeSimone, è finita ieri, 3 giugno 2025, con un lungo comunicato di ringraziamenti. Anche se va detto forse tutto era già terminato da qualche giorno. Qualcuno potrebbe affermare il 31 maggio dopo la disfatta contro il Psg, ma la sensazione - forte - è che il tecnico avesse già deciso prima che la sua avventura in nerazzurro si sarebbe fermata con la finale di Champions. L’avvicinamento all’appuntamento con Monaco di Baviera è stato tutt’altro che sereno, i rumors sull’offerta faraonica dell’Al Hilal e le non smentite di Inzaghi hanno creato un clima particolare. E aver perso lo scudetto per un punto, non ha di certo agevolato la lunga vigilia verso l’Allianz Arena.

 

Inter, Fabregas in pole per il dopo Inzaghi

Delusione per l’epilogo della stagione, stanchezza mentale accumulata, visioni sul futuro differenti. Alla fine Inzaghi dopo quattro intense stagioni a Milano andrà a rigenerarsi all’Al Hilal, mentre l’Inter vorrebbe ripartire con Cesc Fabregas. I contatti con il tecnico spagnolo sono avviati da giorni. Non è un "affare" semplice perché il Como ha già respinto gli assalti di Roma e Bayer Leverkusen. Fabregas ha quote nel club e un contratto fino al 2028, però l'Inter è una soluzione che intriga anche lui. I dirigenti nerazzurri hanno altre opzioni sul tavolo, ma quella preferita porta all'ex Barcellona e ci sono discorsi in ballo col Como per liberarlo, trovando magari l'intesa per un indennizzo (anche Fabregas farà la sua parte con il patron Suwarso, che vedrà oggi a un evento a Londra). L'Inter vorrebbe definire il tutto entro 48 ore per andare al Mondiale per club con Fabregas (debutto il 17 contro il Monterrey), però se ci sarà bisogno di più tempo, non è da escludere che negli Stati Uniti vada intanto un traghettatore (magari Stefano Vecchi, destinato a tornare per guidare l'Under 23). Fabregas, nel caso, sarebbe il primo allenatore straniero di Marotta in 46 anni da dirigente.

 

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Inter, tutti i nomi del piano B

Il piano B conduce principalmente a Chivu, ex stimato dalla dirigenza, mentre restano in seconda fila De Zerbi (che ieri ha ribadito "sto bene a Marsiglia e non mi ha chiamato nessun club"), Vieira, Thiago Motta e Palladino (gli ultimi due in orbita Atalanta). Come scritto, Inzaghi ha detto sì ai soldi degli arabi anziché optare per un anno sabbatico. Oggi dovrebbe volare a Parigi per incontrare Fahad Bin Nafel, presidente dell’Al Hilal, e firmare il biennale da oltre 25 milioni a stagione (diventerà uno degli allenatori più pagati al mondo con Simeone e Guardiola). Quindi andrà a Riad per la presentazione ai media e conoscere la squadra (mancheranno alcuni nazionali come Milinkovic-Savic, lanciato alla Lazio, Koulibaly, Cancelo e Mitrovic). All'inizio della prossima settimana la partenza per Miami, dove l'Al Hilal debutterà nel Mondiale per club il 18 giugno contro il Real Madrid.

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Inter, Acerbi può seguire Inzaghi

Il tecnico ha chiesto pure un regalo, ovvero Bastoni, ma il difensore, così come accaduto a Barella nelle scorse settimane, avrebbe già declinato. Potrebbe invece seguirlo Acerbi. L'Inter ha salutato Inzaghi con un lungo e caloroso comunicato, elencando i successi ottenuti, senza citare però le due finali di Champions. Questo le dichiarazioni del presidente Marotta: "A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il club, desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno. Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi".

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Come cambia il mercato dell'Inter

Con Inzaghi il mercato dell’Inter avrebbe seguito un indirizzo chiaro: ringiovanimento e rinforzi nel solco del 3-5-2. Adesso tutto potrebbe tornare in gioco, anche se le linee guida di Oaktree e della dirigenza nerazzurra rimarranno anche col nuovo allenatore. L’Inter non vorrebbe stravolgere l’impianto creato negli ultimi sei anni con Conte e Inzaghi, quindi ripartire dalla difesa a tre. Se poi il sistema passerà dal 3-5-2 al 3-4-2-1, 3-4-1-2 o 3-4-3, questo sarà un passaggio successivo. Non va però escluso che l’Inter possa tornare anche alla difesa a quattro: terzini come Dumfries, Darmian, Pavard, Dimarco e Carlos Augusto permettono di pensare anche a quella soluzione. Potrebbe cambiare l’investimento sul difensore centrale, però i profili seguiti finora - De Winter, Lucumì e Beukema su tutti - hanno tutti giocato per lo più a quattro in questa stagione. A proposito di difesa, come scritto anche nella pagina precedente, l’Inter potrebbe doversi trovarsi nella condizione di dover valutare un’offerta per Bastoni da parte dell'Al Hilal, anche se il giocatore ha già fatto sapere di non essere interessato (come Barella). Ecco perché Inzaghi farà il nome anche del "fidato" Acerbi (contratto fino al 2026) e in quel caso l'affare potrebbe andare in porto. In difesa resta poi in bilico anche Bisseck.

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Inter, con Fabregas rilancio per Nico Paz

Piuttosto, con Fabregas in panchina, l’Inter senza dubbio farà un nuovo tentativo per Nico Paz. Il fantasista argentino è stato plasmato a Como dal tecnico spagnolo, però il Real Madrid sta seriamente pensando di sfruttare le recompra e riportarlo in Spagna perché Xabi Alonso vorrebbe averlo con sé al Mondiale per club. Il traffico dalla trequarti in su a Madrid è però alto e quindi il giocatore, che da mesi “flirta” con Javier Zanetti, potrebbe non essere insensibile alla corte di un’Inter con Fabregas in panchina. Non sarà semplice, anzi, probabilmente impossibile, ma l’Inter un tentativo lo farà. Che sia poi difesa a tre o quattro, il gioco di Fabregas - ma anche di De Zerbi, per dire - necessiterà di qualche esterno offensivo. Difficile pensare si possa ripartire dai soli Luis Henrique e Zalewski. Nico Paz, nell’eventualità, potrebbe essere anche una soluzione a destra, così come Valentin Carboni che al Mondiale per club tornerà a riassaporare il campo dopo il brutto infortunio e verrà valutato dal nuovo allenatore. A centrocampo, dove è stato preso Sucic, potrebbe cambiare il destino di Frattesi e Asllani, così come di Mkhitaryan, fedelissimo di Inzaghi (potrebbe smettere?). Di certo l’Inter avrà però una richiesta per il nuovo tecnico: non andrà smontata la coppia Lautaro-Thuram. L’argentino potrebbe giocare qualche metro dietro il francese, ma i due sono uno dei punti di forza da cui l’Inter ripartirà. Andranno aggiunti poi almeno due attaccanti (Hojlund e Bonny i preferiti), considerando le uscite di Arnautovic, Correa e forse Taremi. In questo senso, occhio a Pio Esposito: con lo Spezia in A, sarebbe stato prestato ancora ai liguri, ma ora chissà che non possa rimanere ad Appiano.

 

 

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MILANO - Inzaghi fuori, Fabregas dentro? Poche ore e il quadro sarà completo. La storia fra l'Inter e Simone Inzaghi era iniziata il 3 giugno 2021 con l’hashtag #WelcomeSimone, è finita ieri, 3 giugno 2025, con un lungo comunicato di ringraziamenti. Anche se va detto forse tutto era già terminato da qualche giorno. Qualcuno potrebbe affermare il 31 maggio dopo la disfatta contro il Psg, ma la sensazione - forte - è che il tecnico avesse già deciso prima che la sua avventura in nerazzurro si sarebbe fermata con la finale di Champions. L’avvicinamento all’appuntamento con Monaco di Baviera è stato tutt’altro che sereno, i rumors sull’offerta faraonica dell’Al Hilal e le non smentite di Inzaghi hanno creato un clima particolare. E aver perso lo scudetto per un punto, non ha di certo agevolato la lunga vigilia verso l’Allianz Arena.

 

Inter, Fabregas in pole per il dopo Inzaghi

Delusione per l’epilogo della stagione, stanchezza mentale accumulata, visioni sul futuro differenti. Alla fine Inzaghi dopo quattro intense stagioni a Milano andrà a rigenerarsi all’Al Hilal, mentre l’Inter vorrebbe ripartire con Cesc Fabregas. I contatti con il tecnico spagnolo sono avviati da giorni. Non è un "affare" semplice perché il Como ha già respinto gli assalti di Roma e Bayer Leverkusen. Fabregas ha quote nel club e un contratto fino al 2028, però l'Inter è una soluzione che intriga anche lui. I dirigenti nerazzurri hanno altre opzioni sul tavolo, ma quella preferita porta all'ex Barcellona e ci sono discorsi in ballo col Como per liberarlo, trovando magari l'intesa per un indennizzo (anche Fabregas farà la sua parte con il patron Suwarso, che vedrà oggi a un evento a Londra). L'Inter vorrebbe definire il tutto entro 48 ore per andare al Mondiale per club con Fabregas (debutto il 17 contro il Monterrey), però se ci sarà bisogno di più tempo, non è da escludere che negli Stati Uniti vada intanto un traghettatore (magari Stefano Vecchi, destinato a tornare per guidare l'Under 23). Fabregas, nel caso, sarebbe il primo allenatore straniero di Marotta in 46 anni da dirigente.

 

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