Prima l’annuncio del rientro a Milano con 24 ore di ritardo, quindi 95 minuti in campo nella prima delle due amichevoli dell’Argentina. Dalla prima settimana della sosta per le nazionali non sono arrivate buone notizie in casa Inter sul fronte Lautaro Martinez. Come scritto, mercoledì sera è giunta dagli Stati Uniti la notizia dello slittamento dalla notte italiana fra il 13 e il 14 ottobre a quella successiva del test fra i campioni del Mondo e il Portorico, spostata da Chicago a Ford Lauderdale per motivi di sicurezza visti i disordini sorti dalle proteste contro le politiche di immigrazione di Donald Trump. Così facendo, però, Lautaro Martinez arriverà a Milano il pomeriggio del 16 ottobre quando nei programmi originari sarebbe dovuto rientrare il 15, riposare e poi presentarsi alla Pinetina per svolgere due allenamenti, giovedì 16 appunto e venerdì 17, prima della trasferta all’Olimpico contro la Roma in programma sabato 18 alle 20.45. Invece così Lautaro dovrà fare le cose di corsa, sperando nel frattempo che Pochettino lo faccia correre di meno contro Portorico. Già, perché nella notte fra venerdì e sabato il capitano dell’Inter è rimasto in campo per tutto il match contro il Venezuela, una partita stregata per il “Toro” che ha servito l’assist per l’1-0 di Lo Celso al 31’ del primo tempo, però ha poi dovuto fare i conti con Contreras, portiere de “la Vinotinto” che ha parato di tutto. Nove le conclusioni in porta dell’Argentina, ben 5 di Lautaro, tutte respinte.
Chivu contro la Roma conta sul "Toro"
La gara, disputata all’Hard Rock Stadium di Miami, ha vissuto un intenso pre-partita dedicato a Miguel Ángel Russo, il tecnico del Boca Junior scomparso l’8 ottobre, poi è stata un monologo degli argentini - con Nico Paz sugli scudi - privi del padrone di casa, Leo Messi, lasciato in panchina da Pochettino: "Volevo vedere Lautaro e Julian Alvarez insieme, così ho deciso di non far giocare Messi. E avevamo anche Flaco López in panchina, che rivedremo presto". Quindi una frase che può far sperare l’Inter: "Martedì tutti i nuovi calciatori giocheranno sicuramente, col Venezuela non hanno avuto la possibilità e spero che ne approfittino". Chivu, che a Roma dovrà fare a meno al 99% di Thuram, ci conta. Già nella precedente sosta Lautaro era rientrato dagli impegni con la nazionale stanco, seppur utilizzato meno dal suo ct - 17 minuti con il Venezuela e 63 con l’Ecuador - e aveva reso poco contro la Juventus, rimanendo poi in panchina contro l’Ajax per il mal di schiena (17 settembre) e subentrando solo nel finale contro il Sassuolo (21). Da quel momento, però, il capitano aveva iniziato a segnare a ripetizione: gol a Cagliari, doppietta in Champions allo Slavia Praga e sigillo d'apertura nel 4-1 contro la Cremonese.
Gli impegni alla ripresa lontano da San Siro
Alla ripresa dei giochi l'Inter avrà un ciclo di ferro con tre gare di fila lontano da San Siro: Roma (18 ottobre), Union Saint-Gilloise (21) e Napoli (25). Chiaramente Chivu vorrebbe avere con sé il miglior Lautaro, giocatore che quando è in campo, al di là dei gol, sa trascinare la squadra come nessun altro. Il tecnico romeno dovrà valutare le condizioni con cui l'argentino rientrerà e capire se e come utilizzarlo a Roma, se dall'inizio in coppia con Bonny, o portarlo in panchina lasciando spazio a Pio Esposito. Molto dipenderà dalla partita di martedì contro Portorico: Pochettino farà un regalo all'Inter?
