Acerbi e Mkhitaryan: Chivu ha l'elisir della giovinezza per i senatori Inter

Il piano dell'allenatore per non pensionare in anticipo i due giocatori ma farli rendere al meglio per aiutare la squadra nerazzurra
Acerbi e Mkhitaryan: Chivu ha l'elisir della giovinezza per i senatori Inter© Inter via Getty Images

Questa la frase sentita tantissime volte dopo il terribile finale della scorsa stagione del club nerazzurro: «È un’Inter vecchia, la società deve ringiovanire la squadra». La dirigenza in estate ha agito, ma è andata principalmente a toccare le alternative ai titolari, inserendo in organico - ad eccezione di Akanji, arrivato per Pavard all’ultimo giorno di mercato - cinque giocatori dall’età media di 21,4 anni. E così, alla fine Acerbi o Mkhitaryan, tanto per citare i due che facevano già parte dell’undici tipo di Simone Inzaghi sono rimasti al loro posto. Apriti cielo? Altroché. E la vittoria contro la Roma sabato sera all’Olimpico, la sesta consecutiva dei nerazzurri dopo il ko di Torino con la Juventus, ha dimostrato come la gestione delle forze da parte di Chivu stia permettendo per esempio ai due senatori di avere non una seconda giovinezza - quella gliel’aveva già donata Inzaghi -, ma una terza.

Acerbi e Mkhitaryan: il motore dell'Inter

Il tecnico romeno, infatti, ha deciso di non pensionare in anticipo i due giocatori, ma centellinare le loro energie. Non più tre gare a settimana, come sovente succedeva nelle scorse stagioni - Mkhitaryan era di fatto un intoccabile -, ma al massimo due, con la possibilità, avversari e calendario permettendo, di farli riposare cinque-sei giorni prima di riproporli. In questo modo i due - Acerbi compirà 38 anni a febbraio; Mkhitaryan 37 a gennaio -, che senza gli impegni in nazionale durante le soste si preparano ad hoc ad Appiano Gentile, stanno mantenendo un livello alto di prestazioni. Contro la Roma l’ex centrale azzurro ha controllato senza troppi patemi Dybala e ha chiuso una pericolosa conclusione a colpo sicuro di Celik; mentre il centrocampista armeno - al contrario di Barella e Calhanoglu, reduci dalle gare con Italia e Turchia - è rimasto in campo per tutti i 96 minuti, rincorrendo gli avversari fino alla fine. Tolti rari casi, Acerbi e Mkhitaryan stanno sempre giocando bene: prima della sosta l’armeno era stato fra i più positivi con la Cremonese, mentre Acerbi - in panchina -, era stato perfetto con lo Slavia Praga in Champions (partita che “Mkhi” non aveva giocato). 

Inter, gestione delle forze. E il rientro di Thuram...

Chivu ha trovato l’elisir della giovinezza per i due. I due molto probabilmente domani in Belgio contro l’Union Saint-Gilloise non partiranno nella squadra titolare, lasciando spazio a De Vrij e uno fra Sucic, Zielinski o Frattesi. Entrambi - c’è da mettere la mano sul fuoco - torneranno dall'inizio poi sabato 25 ottobre al Maradona, dove Acerbi sarà chiamato a fermare Hojlund (o Lucca se il danese non tornerà a disposizione) e Mkhitaryan a riproporre con De Bruyne un derby di Manchester. A proposito: non è ancora certo il ritorno a pieno regime di Thuram col Napoli. Il francese, dopo una settimana di intenso lavoro, ieri ha riposato, fra domani e mercoledì si allenerà da solo ad Appiano, senza prendere parte alla trasferta in Champions, e giovedì si capirà se tornerà o meno in gruppo. Di sicuro Chivu e lo staff medico, grazie anche al rendimento di Bonny e Pio Esposito, non vogliono rischiare nulla e Thuram rientrerà al Maradona - dall’inizio o in panchina - solo se starà bene. Altrimenti tutto rinviato alla settimana successiva, con l’infrasettimanale con la Fiorentina mercoledì 29 e la trasferta a Verona il 2 novembre. 

 

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