Chivu, Napoli-Inter e la Serie A in Australia: "Non vedo fantasmi. Noi a Bengasi con piacere"

Il tecnico nerazzurro presenta il match del Maradona: "Senso di rivalsa della squadra su Conte? Non credo che..."
Chivu, Napoli-Inter e la Serie A in Australia: "Non vedo fantasmi. Noi a Bengasi con piacere"

Vigilia di Napoli-Inter, una sfida definita "importante" da Cristian Chivu nella conferenza stampa della vigilia. I nerazzurri, reduci da una striscia di 7 vittorie consecutive tra campionato e Champions, si apprestano a giocare al Maradona in una sfida al vertice contro una squadra che, di contro, viene da una settimana complicata. Ma il tecnico interista non vuole sentir parlare di senso di rivalsa nei confronti dell'ex allenatore nerazzurro o della squadra azzurra che lo scorso anno ha sottratto lo scettro di campione d'Italia all'Inter.

Chivu: "Sarà partita importante"

A Chivu viene chiesto come approcciarsi ad una squadra che ha voglia di rivalsa dopo una settimana difficile: "C'entra poco ciò che è accaduto, conta che si affronta la squadra campione d'Italia. Sono convinto che le ambizioni sono altissime da entrambe le parti: gara combattuta, dove entrambe vorranno portare a casa il risultato. E' una partita importante, non dobbiamo negare l'evidenza. Sono importanti i punti, è importante tutto quello che muove la classifica o determina il cammino di una stagione, ma è presto dirlo: ci sono tante squadre, come noi e come loro, che hanno già 2 sconfitte. Il Milan unica con una sola sconfitta ma ha qualche pareggio: è l'ottava giornata, serve capire l'importanza della partita ma capire che si gioca tanto ma non tutto. Andare con la passione giusta, consapevoli che non sarà una gara semplice con l'ambiente che non sarà a nostro favore: dovremo essere pronti dal punto di vista mentale e fisico".

La rivalità tra Inter e Napoli

E ancora: "Non possiamo fare paragoni con l'anno scorso, ma bisogna guardare anche cosa è accaduto l'anno scorso: una delle due ha vinto lo Scudetto, l'altra no. E' ancora presto, ma la rivalità c'è: il Napoli negli ultimi anni è diventata una realtà importante in Italia e non solo, che ha vinto 2 volte il campionato negli ultimi 3 anni. Entrambe le squadre vorranno mostrare la loro ambizione".

Sulla scelta di concedere un giorno di riposo dopo la Champions: "Devo giustificare il giorno di riposo? E' il miglior allenamento: veniamo da un periodo dove molti giocatori non sono stati a casa avendo fatto 10 giorni di ritiro in nazionale. Poi siamo andati subito a Roma, poi in Belgio dove abbiamo anche dormito non avendo la possibilità di rientrare subito dopo la gara. Mi sembrava giusto staccare un po', concedere ai nostri ragazzi una giornata insieme alle famiglie, ai bimbi. A volte bisogna staccare e non bisogna sempre pensare alle solite cose. Mi fido della loro professionalità, della loro responsabilità". A questo punto arriva l'invasione di un giocatore nerazzurro non ben definito in sala stampa, che fa uno strano verso con la voce. Chivu sorride e dice: "Secondo me il giorno di riposo non ha fatto tanto bene...". 

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"Le partite vanno trattate ugualmente"

Al tecnico nerazzurro viene poi chiesto se c'è qualche differenza nel vivere una gara Scudetto da giocatore e da allenatore: "La mia esperienza mi ha insegnato una cosa: tutte le gare vanno trattate nello stesso modo, solo così puoi dare continuità agli obiettivi. Non puoi permetterti il lusso di considerarti superiore a qualcuno che sulla carta è inferiore, con questo approccio non vinci campionati e trofei. Tutte le partite vanno trattate ugualmente: quando ti abitui da inizio stagione ad avere una certa maniera di preparare le cose, dove hai rispetto per te stesso e per l'avversario, tutto diventa più semplice. Ho vissuto gruppi di squadre dove era più difficile in allenamento rispetto alla partita, ma ciò non vuol dire che non preparavamo la sfida della domenica nella maniera giusta perché la vittoria non è mai scontata: devi meritarla, e devi saper gestire i momenti in cui vai in difficoltà".

Cosa cambia a Lautaro e all'Inter se l'argentino viene affiancato da Bonny o Esposito? "Per me non cambia nulla, loro tre e Thuram sono attaccanti compatibili: mischiandoli, il rendimento loro è uguale e anche quello della squadra. Sono tutti generosi, mettono il gruppo davanti. Non esistono coppie, hanno dimostrato in queste gare che sanno fare e che sanno stare insieme senza pestarsi i piedi".

Milan-Como a Perth e pochi gol in Serie A

Poi un commento sulla scelta di far giocare Milan-Como a Perth, in Australia: "Io ho imparato a non lamentarmi: non vedo fantasmi, non mi lamento mai, è uno spreco di energie vedere le cose negative. Bisogna vedere anche il lato positivo, se c'è. Poi non capita a me e non sta a me, ma io ho fatto un'amichevole in Libia a Bengasi (contro l'Atletico Madrid durante la sosta, ndr) e non mi sono lamentato, sono andato contento: è un'opportunità di far vedere che il calcio è internazionale, che siamo professionisti e che abbiamo il dovere di fare determinate cose. Sta ad un allenatore o una società gestire risorse ed energie, magari impareremo anche a fare cose per il bene della squadra dandogli qualche giorno in più di riposo... Come ho detto prima, il miglior allenamento è sempre il riposo, specie quando si gioca tanto".

Serie A sempre più chiusa dove è sempre più difficile fare gol? "Sono qua da molti anni, non credo che la Serie A abbia mai spiccato nel fare gol, non vedo un problema: vuol dire che le squadre e gli allenatori sono preparati. Magari all'estero c'è meno preoccupazione nello studiare gli avversari e ci si preoccupa di più dell'evoluzione del proprio gioco. Da quel punto di vista ci sono partite dove si finisce tanto a niente, con gare più spettacolari. Ma non vuol dire che il calcio italiano sia scaduto o sia in ritardo, vuol dire solo che si interpreta il calcio in maniera diversa".

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Sfida a Conte e al Napoli

Domani l'Inter affrontare un ex allenatore come Conte e il Napoli che ha vinto la sfida Scudetto nella scorsa stagione contro i nerazzurri. Ci sarà dunque una carica particolare o un senso di rivalsa? Chivu è chiaro: "Mi chiedi se c'è qualche sassolino da togliersi? Non capisco la domanda. Non credo ci sia bisogno di parlare di certe cose. Antonio Conte è stato qui 5 anni fa, nel frattempo con Simone Inzaghi si è vinta la seconda stella e si son giocate due finali di Champions. Sono passati gli anni, non credo che qualcuno cerchi motivazioni in più perché affronta Conte: siamo l'Inter, rispettiamo quel che siamo diventati negli ultimi anni. Abbiamo la consapevolezza di ciò che siamo e ciò che vogliamo essere, e finisce lì. Abbiamo l'ambizione di fare una grande stagione, voglia di fare buone prestazioni per portare avanti il progetto: tutto si riassume a questo".

Luis Henrique e Diouf

Infine su Luis Henrique che ha trovo fino ad ora poco spazio: "Allora se mettiamo in mezzo lui, io mi affosso ancora di più e cito Diouf, che ha giocato ancora meno. Sono due ragazzi che si allenano bene, che stanno cercando di superare il loro momento ad oggi: giocatori di qualità, giovani con margini di crescita dal punto di vista mentale e nell'impatto col calcio italiano ad oggi non li reputo ancora pronti. Ma non vuol dire che non gli ho dato la possibilità di farlo. Mi prendo la responsabilità del fatto che forse avendo tutte queste partite ravvicinate ho passato meno tempo con loro ad ascoltarli e a spiegargli determinate cose. Ma per impegno e per quanto mostrano in campo sono due giocatori validi, che prima o poi riusciranno a sbloccarsi dal punto di vista mentale perché hanno qualità. Piano piano arriverà il loro momento e li vedremo in campo più spesso".

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Vigilia di Napoli-Inter, una sfida definita "importante" da Cristian Chivu nella conferenza stampa della vigilia. I nerazzurri, reduci da una striscia di 7 vittorie consecutive tra campionato e Champions, si apprestano a giocare al Maradona in una sfida al vertice contro una squadra che, di contro, viene da una settimana complicata. Ma il tecnico interista non vuole sentir parlare di senso di rivalsa nei confronti dell'ex allenatore nerazzurro o della squadra azzurra che lo scorso anno ha sottratto lo scettro di campione d'Italia all'Inter.

Chivu: "Sarà partita importante"

A Chivu viene chiesto come approcciarsi ad una squadra che ha voglia di rivalsa dopo una settimana difficile: "C'entra poco ciò che è accaduto, conta che si affronta la squadra campione d'Italia. Sono convinto che le ambizioni sono altissime da entrambe le parti: gara combattuta, dove entrambe vorranno portare a casa il risultato. E' una partita importante, non dobbiamo negare l'evidenza. Sono importanti i punti, è importante tutto quello che muove la classifica o determina il cammino di una stagione, ma è presto dirlo: ci sono tante squadre, come noi e come loro, che hanno già 2 sconfitte. Il Milan unica con una sola sconfitta ma ha qualche pareggio: è l'ottava giornata, serve capire l'importanza della partita ma capire che si gioca tanto ma non tutto. Andare con la passione giusta, consapevoli che non sarà una gara semplice con l'ambiente che non sarà a nostro favore: dovremo essere pronti dal punto di vista mentale e fisico".

La rivalità tra Inter e Napoli

E ancora: "Non possiamo fare paragoni con l'anno scorso, ma bisogna guardare anche cosa è accaduto l'anno scorso: una delle due ha vinto lo Scudetto, l'altra no. E' ancora presto, ma la rivalità c'è: il Napoli negli ultimi anni è diventata una realtà importante in Italia e non solo, che ha vinto 2 volte il campionato negli ultimi 3 anni. Entrambe le squadre vorranno mostrare la loro ambizione".

Sulla scelta di concedere un giorno di riposo dopo la Champions: "Devo giustificare il giorno di riposo? E' il miglior allenamento: veniamo da un periodo dove molti giocatori non sono stati a casa avendo fatto 10 giorni di ritiro in nazionale. Poi siamo andati subito a Roma, poi in Belgio dove abbiamo anche dormito non avendo la possibilità di rientrare subito dopo la gara. Mi sembrava giusto staccare un po', concedere ai nostri ragazzi una giornata insieme alle famiglie, ai bimbi. A volte bisogna staccare e non bisogna sempre pensare alle solite cose. Mi fido della loro professionalità, della loro responsabilità". A questo punto arriva l'invasione di un giocatore nerazzurro non ben definito in sala stampa, che fa uno strano verso con la voce. Chivu sorride e dice: "Secondo me il giorno di riposo non ha fatto tanto bene...". 

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