© Aldo Liverani/ANSA/Getty ImagesMILANO - Da una parte Giuseppe Marotta e Piero Ausilio, dall’altra Antonio e Luca Percassi: complice il clima natalizio, il pre-partita di Atalanta-Inter l’altra sera sembrava una rimpatriata di famiglia, tra strette di mano, sorrisi e chiacchierate fitte. I dirigenti si sono presentati anche davanti ai microfoni e la novità più interessante ha riguardato l’apertura di Luca Percassi a una possibile trattativa per Marco Palestra a gennaio: «Non è un tema all’ordine del giorno, la cosa più importante è vedere un ragazzo come lui dimostrare cosa è in grado di fare al Cagliari - ha sottolineato a Dazn l’amministratore delegato dell’Atalanta -. È normale sia appetito per quello che sta dimostrando e per l’età. Se ci dovesse essere qualcosa di concreto la valuteremo; ma a oggi, al di là di tantissimo interesse giornalistico, di concreto non c’è nulla. Siamo contenti del suo percorso di crescita e che sia dell’Atalanta, sta esaltando il percorso di tanti ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile. Marco in questo senso è un esempio».
Frattesi porta i soldi per Palestra
Marotta, al contrario, ha strategicamente chiuso la porta alla possibile trattativa («Posso però escludere che Palestra sia un nostro obiettivo perché è dell’Atalanta e quindi è inutile avventurarsi in obiettivi che non portano a nulla») ma le sue dichiarazioni vanno contestualizzate ed è evidente che, alla luce di costi dell’operazione (e del fatto che pure al Cagliari andrebbe un indennizzo), è impensabile parlare dell’argomento senza la cessione di Davide Frattesi. Qualora l’Inter dovesse vendere il centrocampista, l’orizzonte cambierebbe radicalmente intorno a Palestra anche perché le ultime mosse di Dumfries - in primis quella di cambiare procuratore - sembrano propedeutiche a un addio a fine stagione. Al di là della costanza di rendimento trovata da Luis Henrique, è quasi superfluo sottolineare quanto sarebbe importante per Chivu avere a disposizione l’erede di Dumfries già nella seconda parte della stagione, il tutto al netto dei discorsi legati al fatto di portare a casa un possibile titolare, per giunta nazionale italiano, per almeno un decennio.
Ederson nel mirino dell'Inter
I discorsi tra Inter e Atalanta potrebbero allargarsi anche a Ederson che, insieme a Manu Koné e a Khéphren Thuram, era uno tra i tre profili seguiti in estate per regalare a Chivu un grande centrocampista che gli permettesse il passaggio al 3-4-2-1. Tra sei mesi l’Inter avrà lo stesso obiettivo anche alla luce degli addii molto probabili di Calhanoglu e Mkhitaryan ed Ederson - avendo il contratto in scadenza nel 2027 - in assenza di rinnovo andrà piazzato sul mercato dall’Atalanta per scongiurare il rischio di perderlo a scadenza di contratto. Il rendimento stagionale del brasiliano non aiuta a mantenere alta la valutazione e questo, guardando quanto sta accadendo da latitudini interiste, potrebbe anche essere un vantaggio. Ederson, tra l’altro, nonostante sia destro, a Bergamo gioca sul centro sinistra in coppia con Marten de Roon il che, alla luce del fatto che all’Inter, oltre a Nicolò Barella, potrebbe trovare pure Alexandar Stankovic, è un fattore che va tenuto in conto. Infine va considerata la classifica dell’Atalanta: senza qualificazione in Champions (a oggi un miraggio per la squadra di Palladino) sarebbe impossibile per i Percassi convincere il brasiliano a rinnovare. E gli ottimi rapporti tra i club potrebbero fare il resto...
