TORINO - Tre bande e tre stelle: lo slogan è pronto e potrebbe accompagnare l’uscita della nuova maglia della Juventus, la prima della nuova era Adidas. Il nuovo sponsor tecnico bianconero, che sarà partner del club fino al giugno del 2022, ha avanzato l’ipotesi di esordire con il botto, rimettendo le stelle sulla maglia. Erano scomparse nel 2012, dopo la vittoria del trentesimo scudetto sul campo (il 28 per il conteggio della Figc): l’intenzione di Andrea Agnelli di fregiarsi del simbolo, infatti, era stata bocciata da Lega e Federcalcio (che si erano aggrappate a regolamenti sull’approvazione delle divise, non essendoci una legge precisa che norma la questione “stelle”), così il presidente aveva deciso di togliere anche le altre due e sostituire il tutto con la scritta “30 sul campo”, apparsa sotto il simbolo e poi scomparsa nelle stagioni successive.
Tre di seguito - A questo punto tutto potrebbe cambiare. Vincendo tre scudetti consecutivi, la Juventus sarebbe a posto anche con il conteggio della Figc, che a questo non potrebbe dire a contro la decisione. E questo permette alla società bianconera di valutare in piena autonomia l’eventuale decisione di far tornare le stelle. Insomma, il problemaè tutto interno: da una parte l’ipotesi è affascinante, perché ricollegherebbe la Juventus alla sua storia. E quella di Andrea al padre Umberto, “l’inventore” della stella per indicare dieci scudetti vinti.
Pro e contro - D’altra parte, la Juventus dovrebbe tornare sui suoi passi e in particolare sulle parole di Andrea Agnelli che, sull’argomento delle tre stelle, aveva lanciato una battuta: «Metteremo sulla maglia la terza stella se e quando una delle milanesi dovessero mettere la seconda». Una sorta di citazione di zio Gianni che amava dire: «Dobbiamo mettere la terza stella prima che le milanesi mettano la seconda». La missione è stata compiuta: Inter e Milan sono ancora a quota uno, la Juventus è in tutto e per tutto autorizzata a mostrarne tre. Ma il rapporto con le istituzioni rimane freddino.
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Tre di seguito - A questo punto tutto potrebbe cambiare. Vincendo tre scudetti consecutivi, la Juventus sarebbe a posto anche con il conteggio della Figc, che a questo non potrebbe dire a contro la decisione. E questo permette alla società bianconera di valutare in piena autonomia l’eventuale decisione di far tornare le stelle. Insomma, il problemaè tutto interno: da una parte l’ipotesi è affascinante, perché ricollegherebbe la Juventus alla sua storia. E quella di Andrea al padre Umberto, “l’inventore” della stella per indicare dieci scudetti vinti.
Pro e contro - D’altra parte, la Juventus dovrebbe tornare sui suoi passi e in particolare sulle parole di Andrea Agnelli che, sull’argomento delle tre stelle, aveva lanciato una battuta: «Metteremo sulla maglia la terza stella se e quando una delle milanesi dovessero mettere la seconda». Una sorta di citazione di zio Gianni che amava dire: «Dobbiamo mettere la terza stella prima che le milanesi mettano la seconda». La missione è stata compiuta: Inter e Milan sono ancora a quota uno, la Juventus è in tutto e per tutto autorizzata a mostrarne tre. Ma il rapporto con le istituzioni rimane freddino.
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