Da dieci a cento - C’è sempre più peso sulle spalle di Pogba che non devono sostenere solo lo zero del suo dieci, ma anche tutti quelli della sua valutazione, ormai superiore ai cento milioni, ma soprattutto c’è la responsabilità di essere quello che ha il dovere di cambiare le partite, non solamente l’opportunità di farlo. La Juventus, intensa come società, compagni, allenatore e tifosi, si rivolgerà a lui nei momenti difficili. Non solo a lui, certamente, ma al quarto anno in bianconero, Pogba è uno di quelli che devono suturare l’emorragia di carisma e talento provocata dagli addii di Pirlo, Tevez e Vidal. La buona notizia, per la Juventus è che il ventiquattrenne non sembra affatto preoccupato dalla sua nuova condizione, anzi si muove con un certo agio e un percettibile aumento di maturità.
Leader fra i leader - E’ sbagliato pensare che Pogba sia l’unico giocatore a cui la Juventus si affida per la grande sfida alla sua storia, ovvero conquistare il quinto scudetto consecutivo. Non mancano, fra chi è rimasto e fra i nuovi, giocatori dal carattere spesso o dal talento assoluto (in certi casi entrambe le cose insieme), ma Pogba è stato giustamente scelto come simbolo nel momento in cui gli hanno assegnato quella maglia e avrà molti più occhi addosso di Mandzukic e Dybala, ma in fondo anche di Buffon o Bonucci.
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