© www.imagephotoagency.itTORINO - Il capitano ha il compito di non nascondere la realtà, ma di rinfocolare la speranza e trasformarla, se possibile, in missione. Così Gigi Buffon dal ventre di San Siro guida le due operazioni bianconere: il rilancio in grande stile in campionato dopo l’agrodolce pareggio contro l’Inter e l’assalto al Borussia Monchengladbach per azzannare il prima possibile la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Il portierone crede nella doppia impresa, anche se la sua partecipazione al big match di domani sera allo Juventus Stadium è ancora da certificare a causa di un infortunio rimediato durante la spossante battaglia agonistica con i nerazzurri. Un dolore che dava fastidio ieri, ma che può essere brillantemente superato nelle prossime ore, tanto che lo stesso Buffon è piuttosto ottimista riguardo la partecipazione alla sfida europea: «Ho rimediato una forte contusione, comunque penso di farcela. In ogni caso non è un problema». Buffon ha detto così perché ha fiducia, come del resto Allegri, in Neto, alternativa di lusso per i bianconeri. Il brasiliano è pronto a impadronirsi della porta juventina qualora il titolarissimo dovesse sventolare bandiera bianca: «La Juve ha la fortuna di avere un secondo portiere che è fortissimo. E definirlo secondo mi dispiace perché sembra svilirlo. Per cui non c’è alcun problema, in un caso come nell’altro». E se l’investitura per Neto arriva dallo stesso Buffon allora i tifosi bianconeri possono stare tranquilli.
PUNTI DI VISTA - Per qualcuno lo zero a zero di Milano rappresenta principalmente un’occasione persa per una Juve che non gode più di tanto tempo a disposizione per dare una sterzata decisa al proprio campionato in modo da alimentare la speranza di riagganciare la zona scudetto. Il capitano bianconero ha allontanato il pessimismo: «Avrei potuto pensare che eravamo tagliati fuori se a San Siro avessimo sfoderato una prestazione modesta. E invece, considerato come abbiamo giocato a Milano, sono più che mai convinto che la Juve sia ancora in corsa. Abbiamo disputato una prova gagliarda, nella quale si è percepito che la squadra è solida: tutto ciò dunque lascia spazio a un certo tipo di valutazioni positive, soprattutto in virtù del fatto che abbiamo già affrontato in trasferta la sfide con Roma, Napoli e Inter. Non mi sembra che tante squadre abbiano avuto un calendario del genere. Quando affronti tre match così importanti in trasferta, vuol dire che al ritorno li avrai in casa e con i meccanismi di squadra già collaudati».
