Serie A, Sassuolo-Juventus 1-0: Sansone condanna i bianconeri. Espulso Chiellini

La squadra di Allegri si piega sotto il diluvio agli uomini di Di Francesco: decisiva una punizione dell'attaccante del Sassuolo. Rosso al difensore bianconero nel primo tempo
Serie A, Sassuolo-Juventus 1-0: Sansone condanna i bianconeri. Espulso Chiellini© ANSA

REGGIO EMILIA - Si dirà: neppure due minuti e Peluso cintura Sturaro in area. Alla Juventus viene negato un rigore evidente, non sanzionato perché il pallone prende altre strade e l'arbitro Gervasoni, distratto e confuso, fa solo spallucce. Poi osservi il primo tempo del match e ti accorgi che tra il Sassuolo e i campioni d'Italia non sembra esserci partita a livello di gioco, corsa, voglia di vincere. Così l'episodio del penalty negato rischia di essere un inutile dettaglio: non lo sarà, perché la direzione di gara del fischietto mantovano si sarebbe rivelata del tutto insufficiente. Nella ripresa i tentativi della coppia Pogba-Cuadrado, lodevoli per una squadra che cinge d'assedio l'area emiliana malgrado l'inferiorità numerica per oltre 50 minuti, non servono a redimere un gruppo ancora incapace di conquistare la seconda vittoria di fila. Altro che piano di rimonta: gli uomini in maglia rosa per una sera (era già successo contro il Frosinone: 1-1, la tonalità non porta benissimo) si beccano il quarto ko in dieci partite di campionato. Non è dato a sapersi se lo scudetto prenderà ancora la via di Torino. Certo, servirebbe un miracolo, o qualcosa del genere, a -11 dalla Roma in fuga.

LENTEZZA CONTRO INTENSITA' - L'influenza di Marchisio e la scelta (sbagliata) di dare un turno di riposo a Khedira portano, come diretta conseguenza, a un ringiovanimento del centrocampo, con tutti i rischi del caso: in mezzo comanda (si fa per dire...) la leva calcistica della classe 1993. Sturaro-Lemina-Pogba è un trio già visto sugli schermi della Genova rossoblù, dove la Juventus vinse e convinse. C'erano anche Cuadrado e Mandzukic il 20 settembre a Marassi, compreso il Polpo che di questi tempi si fa notare piuttosto per questioni extracampo: il francese conferma il +5 vergato accanto al 10 sulla maglia (essì, il 10 non gli garba tanto...) e si presenta sulla scena “armato” di una nuova cresta bionda con due righe laterali su un lato e una stella sull'altro. Già, il look è importante. Nel gioco dei campioni d'Italia manca un elemento chiave: la fluidità. Non una roba nuova, malgrado i cinque risultati utili di fila avessero suggerito un cambio di rotta. E di ritmo, compassato a dir poco, rispetto al pressing ragionato e convincente imposto dal Sassuolo: i gialli a Chiellini e Lemina (particolarmente falloso il francese) in un quarto d'ora abbondante sono la fedele testimonianza del gap che separa le due squadre.

DOPPIO GIALLO - Così la punizione vincente di Sansone, già in gol contro lo stesso nemico ai tempi del Parma, è conseguenza inevitabile. Il primo tempo della Juventus si concentra in un lento destro a giro di Pogba, murato da Pegolo. Non c'è precisione nei passaggi, le verticalizzazioni sono merce rara, al pari dei movimenti senza palla e lo stesso Cuadrado non trova mai il pertugio giusto. I neroverdi arrivano costantemente per primi sul pallone: Sturaro e Mandzukic tra i più in sofferenza. Chiellini, intanto, impiega 38 minuti per beccarsi la seconda ammonizione (la prima appare discutibile, le proteste successive del toscano un po' meno): Berardi è un peperino e per evitare che il calabrese gli sfugga, il difensore lo stende da dietro. Bianconeri sotto di una rete e di un uomo, con Allegri che risistema la Juventus in un 4-3-2: Sturaro terzino destro, Cuadrado mezzala.

FOTO - LA GOMITATA DI ACERBI A DYBALA -

SENZA FORTUNA - Nella ripresa Pogba è tra i pochi a provarci con insistenza: non ha fortuna, il Polpo, quando in avvio scarica a lato un destro che in altri tempi avrebbe raddrizzato la contesa. Dybala ci prova nella posizione di punta mobile fra le linee, ma le maglie neroverdi sono fittissime. Allegri richiama in panchina la Joya, anzi no: ci ripensa e manda in campo Morata per Mandzukic. Nel secondo tempo perlomeno la Juventus ci prova, mentre la pioggia battente annebbia le idee al Sassuolo. Nell'assedio ospite si annota un destro di Cuadrado, deviato da Pegolo, mentre Gervasoni perdona di tutto ai “picchiatori” di Dybala e compagni: Acerbi rifila una gomitata da rosso all'argentino e pure Berardi rischia il secondo giallo (va in gol malgrado l'azione fosse interrotta da tempo per un fuorigioco dello stesso attaccante esterno). Con Zaza e Hernanes in luogo dell'ex Palermo e Lemina, nel finale gli ospiti attaccano a testa bassa: sono sfortunati, i campioni, sempre meno vincenti.

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