Juventus-Milan, Allegri: «Vinciamo e li sorpassiamo»

«Troppi infortuni? Rispetto all'anno scorso abbiamo un paio di stop in più, abbiamo le idee molto chiare»

VINOVO (TORINO) - Massimiliano Allegri si presenta in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Milan: «E' un momento delicato nella storia del mondo, noi giocheremo certamente nella sicurezza più totale. Ho pensato ai miei tre giocatori che erano a Parigi, ai momenti che tutta la gente ha vissuto. Spero che sia una bella serata di sport, per Torino sarà una giornata importante, dal concerto di Madonna a Juventus-Milan, oltre alla visita del Presidente del Consiglio. Di sicuro bisognerà vedere le cose in positivo. Ho parlato con i ragazzi, mi sembrano abbastanza sereni. E' normale che abbiano passato un momento difficile, Khedira addirittura è stato allo stadio fino al mattino. Rientrare a Torino è stato un bene, hanno trovato un ambiente più sereno, chiaramente tutti devono smaltire i pensieri di questa settimana, che avrebbero toccato chiunque. In fondo, sono ragazzi». Sul momento della squadra: «Buffon va valutato, non sembra niente di particolare, ma prima di dare con sicurezza la conferma che giochi, dovrò vederlo in allenamento. Lichtsteiner e Mandzukic si sono allenati con la squadra, mentre Caceres è arrivato stamattina e l'entità del danno va valutata. Asamoah ha fatto una visita ieri a Barcellona dal professor Cugat che ha dato 7-10 giorni di rallentamento nel recupero per l'infiammazione al ginocchio. Padoin tornerà fra una settimana, Pereyra sta procedendo bene».

SARA' DECISIVA? - «Juve-Milan è una partita importante, ma il nostro primo obiettivo è scalare un'altra posizione in classifica e pensare al fatto che possiamo superare i rossoneri. Poi ci sarà la Champions. Bisogna dare seguito ai risultati, il Milan viene da tre vittorie e due pareggi, non sarà una partita facile. Ma siamo ancora lontani, noi e loro, dalla testa della classifica».

INFORTUNI - «Venti ko muscolari? No, sono 16 di cui 11 muscolari e 5 da sovraccarico con giocatori fermi dai 3 ai 6 giorni, come capita in questa stagione. L'anno scorso erano 11: 10 muscolari e 1 da sovraccarico. Quest'anno abbiamo avuto due stop per 30 giorni, l'anno scorso erano 5. Vuol dire che rispetto all'anno scorso abbiamo un paio di stop in più: analizzando gli infortunati, come sempre abbiamo le idee molto chiare. Non siamo la peggior squadra a livello di infortuni. Noi comunichiamo sempre gli infortuni, ma magari spesso si tratta di 2-3 giorni di stop... Quando Allegri è l'allenatore, però, sembra che ci sia un diktat: si dice che Allegri allena male i giocatori... Ma io so che contano solo i risultati. Le cose si equiparano, l'iimportante è migliorare le situazioni e recuperare i giocatori il più in fretta possibile».

COSA MANCA - «Difficile dire chi potrà essere il giocatore decisivo, non sono un mago o faccio certe profezie... Ma sarà un match bello da giocare. Per la vetta è impossibile farcela in questo breve periodo, quelle davanti non perderanno tanti punti. Fino al termine del girone d'andata mancano 7 partite, a Natale faremo un bilancio. Sarà un mese e mezzo molto importante per campionato e Champions. Saranno 4 giorni da vivere con voglia ed entusiasmo: possiamo superare il Milan in classifica e chiudere il discorso Champions contro il City, prima dello scontro diretto col Siviglia. Bisogna trasmettere positività, visto che veniamo da due vittorie di seguito e non ci era mai successo. Vediamo le cose in modo positivo, sapendo che l'obiettivo massimo è quello di lottare per i primi posti: vincere il campionato, facendo il massimo. Alla fine chi vince lo scudetto lo meriterà. Noi ora siamo indietro e dobbiamo essere bravi a recuperare punti».

SERIE A, CLASSIFICA E PROGRAMMA

IO E MIHAJLOVIC - «Tutti gli anni sono diversi, anche io mi aspettavo di avere più dei 18 punti in classifica. Quando cambi, i rischi ci sono sempre, ma ci sarebbero stati anche se la squadra fosse rimasta la stessa dell'anno scorso. Il Milan? Non conosco le loro problematiche, ma Mihajlovic sta facendo un buon lavoro e i rossoneri lotteranno con noi e le altre per i primi tre posti».

I VENT'ANNI DI BUFFON E IL FLOP DIFESA - «Non sono preoccupato perché la Juventus ha i migliori difensori d'Europa. Nel calcio può capitare che prendi gol al primo tiro e in altre stagioni non succede. La fase difensiva va migliorata, come squadra: perché se lasci i migliori difensori da soli, difficilmente non prendono gol. Stanno facendo buone cose, abbiamo fatto tutti degli errori. Però i difensori non vanno messi in croce: durante gli anni possono capitare cali di rendimenti. Sono giocatori che dal 23 agosto non hanno ancora avuto un giorno di riposo, perché giocano con la Juve e la Nazionale. E' normale che possano commettere errori, ci vuole più fortuna in questi casi».

DYBALA - «E' rientrato, sta discretamente bene, può darsi che giochi dall'inizio. Ieri ha fatto quasi tutto l'allenamento con la squadra, valuterò oggi. Sta giocando, ma nonostante questo è un ragazzo di 21 anni e ha bisogno di crescere. Giocare una partita ogni tre giorni, con tutte le pressioni psicologiche, non è semplice. Altrimenti facciamo le rose da 11 giocatori e dell'allenatore non c'è bisogno». IO LE CRITICHE - «Nel calcio, alla fine, contano solo i risultati. Non è che devo ammazzarmi perché ho tutti questi infortuni, io penso solo a lavorare per vincere».

GARA SENZA RITORNO? - «L'obiettivo è vincere, perché il Milan è sopra di due punti rispetto a noi. Ma se guardo la matematica, ci sono 75 punti a disposizione. E' una partita che ci darebbe lo slancio mentale per mercoledì, quando giocheremo contro una delle squadre più forti d'Europa».

TUTTO SUL MERCATO DELLA JUVE

BUFFON E DONNARUMMA - «Gigi ha fatto la storia del calcio, con l'entusiasmo da ragazzino che ha nel giocare ancora. E' un bell'esempio per gli altri, ecco cosa vuol dire avere la stoffa del campione. Con le sue parate, anche nella semplicità che diventa difficoltà per gli altri portieri, è decisivo. E' come se facesse gol».

CACERES - «Dare giocatori alla Nazionale mi rende felice, vuol dire che alleno buoni giocatori e devono giocare. Magari vanno gestiti un po' meglio, ma mi metto anche nei panni dei ct che rivedranno i calciatori a marzo... Giusto che facciano giocare i migliori, ci vuole più fortuna e una gestione più oculata di alcuni giocatori con alcune problematiche».

BUFFON: «IN CAMPO CON IL MILAN»

MERCATO E LAVEZZI - «Nella mente non ho un solo spazio da dedicare al mercato, penso solo a domani e mercoledì. La rosa della Juventus deve essere competitiva, anche per l'Europa dove 3-4 squadre sono al di sopra delle altre. Ma c'è sempre l'obiettivo di migliorarsi: abbiamo preso 10 giocatori con qualità buone, ma che dobbiamo far migliorare».

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