Dieci su dieci: la Juve viaggia 'oltre' Buffon

Il capitano aveva chiesto 10 vittorie di fila: missione compiuta. Ora si punta a non fermarsi
Udinese-Juventus, le pagelle bianconere: Alex Sandro di potenza e di classe

TORINO - Eccoti servito, caro Gigi. Aveva detto, il capitano bianconero (alla 250ª vittoria da juventino), che per provare a tornare in cima dopo il celeberrimo tonfo con il Sassuolo sarebbero servite dieci vittorie. «Una striscia bellissima, che però deve continuare», ricordando poi il Buffon post Sampdoria. Eccola qui, la cifra tanto attesa: 10, «il numero della magia - cinguetta Allegri - e dieci vittorie di fila lo sono. Ora vietato rilassarsi che c’è una Coppa da difendere!». Ok, ma nessuno si offenderà se per un istante ci si sofferma su questo traguardo: 10, come il numero impresso sulla maglia di Pogba, pronto a tornare in campo mercoledì dopo quasi 2.300 minuti trascorsi sul prato. O come i successi di Carlo Carcano. Così, per cominciare.

CHE NUMERI - La Juventus, dopo Udine, ha preso posto a sedere al fianco di quella leggendaria del Quinquennio - nella versione del 1931-32 - e del Milan guidato da Lajos Czeizler nel ’50-51. Per l’undicesimo successo i campioni d’Italia dovranno chiedere strada alla Roma di Luciano Spalletti che, nell’annata 2005-06, si fermò proprio a quella quota. A 12 risiede la Juventus di Antonio Conte nella sua massima espressione: stagione 2013-14, quella dei 102 punti. E purché l’accostamento non risulti blasfemo, la squadra bianconera a cavallo tra la fine di quella stessa annata e l’avvio della prima di Allegri (2014-15) fece ancora meglio: 13 successi di fila. A 17, apparentemente irraggiungibile, si pone l’Inter di Roberto Mancini: annata di grazia 2006-07. Il 28 febbraio i nerazzurri saranno ospiti nel Teatro dei Sogni juventini: se i campioni d’Italia proseguissero lungo la scia inaugurata nel derby di fine ottobre, agguanterebbero la 17ª vittoria consecutiva proprio contro i manciniani. Coincidenze del calendario, che però possono imbrillantinare la già sfavillante stagione bianconera.

IL FUTURO - Ad Allegri non interessa battere i record, però questa Juventus in crescita proporzionale ai punti collezionati è un bellissimo vedere. Con dieci giocatori nuovi da far ambientare senza fretta, il rischio di “toppare” la partenza dopo la spremitura dell’ultima stagione da “quasi triplete” poteva starci. I bianconeri, probabilmente in tempi più rapidi del previsto, sono tornati nel giro e se anche «il Napoli viaggia a una media impressionante», gli allegriani non hanno paura. La capolista sbarcherà a Torino tra 26 giorni: è lì che la rimonta potrebbe avere il suo compimento definitivo, qualora la Juventus giocasse da Juventus. Perché «nulla - Allegri dixit - avviene per caso»...

 

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