© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live
TORINO - In cinque anni i bianconeri, prima con Conte alla guida e poi con Allegri, hanno inflitto distacchi pesanti alle avversarie: solo nel 2011-12 il Milan (di Allegri) aveva opposto resistenza chiudendo a 4 punti di distanza dalla Juventus: 84 contro 80. Nelle altre quattro stagioni i distacchi sono stati abissali: 9 punti (87 a 78) nel 2012-13, +17 nelle due stagioni successive e di nuovo +9 finale in quella attuale, con un coefficiente di difficoltà decisamente superiore a causa della partenza shock. L’abisso diviene ancora più profondo, chiaramente, quando si confrontano le somme dei punti in classifica raccolti nel quinquennio: la Juventus tocca il tetto dei 451, l’inseguitrice è distaccata quasi centro punti ed è il Napoli con 362, a breve distanza la Roma (353).
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UNO DOPO L’ALTRO - L’ultima stagione, quella della rimonta incontenibile, è contrassegnata da record di squadra e personali. Allegri ha eguagliato Conte per minor numero di gol subiti: 20 come nel 2011-12, mentre sono appena 6 le reti incassate allo Stadium, una cifra mostruosa e che vale il primato in serie A. Nello spaziale girone di ritorno bianconero emerge un altro dato da guinness: 17 vittorie, impresa mai raggiunta prima nella serie A a 20 squadre. E via con i singoli: Buffon si è preso il record di imbattibilità, Pogba si è preso la scena superandosi negli assist e nei gol, per non parlare dello strepitoso Dybala capace di “cancellare” Tevez.
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