«Ronaldo è un purosangue e senza Nazionale lavorerà di più» 

Giovanni Mauri, preparatore di CR7 nel Real di Ancelotti, commenta la scelta fatta dal Pallone d'Oro che rinuncerà alle prossime quattro gare del Portogallo per allenarsi alla Continassa con la Juventus

TORINO - «Il fatto che Cristiano Ronaldo abbia deciso di saltare ancora la Nazionale non mi stupisce, piuttosto mi conferma la sua fantastica autocapacità di conoscere il proprio corpo. Per un campione del suo livello è una scelta difficile, ma intelligente. La maggior parte dei giocatori preferisce gli incontri internazionali e non dieci giorni di allenamenti. È una valutazione che rientra nella suo voler essere sempre al top». Parola di Giovanni Mauri, che di CR7 è stato il preparatore atletico durante il biennio di Carlo Ancelotti al Real Madrid (2013-2015).

Trascorrere una nuova sosta a Torino cosa potrà dare in più a CR7?
«Seguirà il programma personalizzato che avrà pensato per lui lo staff della Juventus, poi magari si concentrerà sulla prevenzione dagli infortuni. Un meglio o un peggio in assoluto non esiste: può capitare che uno vada in Nazionale, segni 4 gol in due partite e torni ricaricato come non mai a livello mentale. Però, in generale, restando a Torino eviterà lo stress nervoso che comportano due gare di livello internazionale ravvicinate anche perché Cristiano non è mai uno che va in vacanza, lui viaggia sempre ai cento all’ora. In Nazionale praticamente non ti alleni per due settimane perché sono quasi tutte sedute per smaltire le fatiche delle partite. Ronaldo lavorerà di più alla Continassa rispetto al Portogallo, però arriverà alla ripresa del campionato più riposato a livello mentale e globale». (...)

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...