TORINO - Tutto ruota intorno al nome del nuovo allenatore e tantissimo ruoterà intorno al centrocampo. Si tratta di un reparto che indicherà la filosofia del nuovo corso della Juventus, come lo è stato negli anni di Massimiliano Allegri. Un reparto soprattutto a tre, con due uomini di sostanza ai lati - Sami Khedira, quando la condizione fisica non lo tormentava, a destra e Blaise Matuidi a sinistra - e con Miralem Pjanic a dirigere le operazioni al centro. Regista basso, con il compito di ricucire il gioco nei pressi dell’area e da lì organizzare le offensive bianconere. Un ruolo che gli era stato disegnato addosso del tecnico livornese, che lo aveva voluto dalla Roma.
FONDI PER IL MERCATO - Ora occorre capire se il prossimo inquilino della panchina bianconera sarà dello stesso parere. E occorre capire, soprattutto, se arriveranno delle proposte dal mercato, ulteriormente rinfocolate dal cambio della guardia in atto alla Continassa. La Juventus non ha mai ritenuto incedibili i propri giocatori, con Cristiano Ronaldo come unica eccezione dal momento che il portoghese è sempre stato artefice del proprio destino. E quindi, se arriverà una offerta ritenuta congrua per il centrocampista bosniaco, verrà presa in considerazione. Anche perché l’ottica di una nuova Juventus passa dai movimenti di mercato e un sacrificio di Pjanic sarebbe funzionale alla possibilità di effettuare operazioni importanti in entrata.