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TORINO - Sampdoria-Juventus non è stata una partita come le altre per Gianluigi Buffon. Il portiere bianconero, schierato titolare da Maurizio Sarri, ha raggiunto Paolo Maldini al primo posto nella speciale classifica di presenze in Serie A, scendendo in campo ben 647 nell'arco della sua lunga carriera: "La partita con la Sampdoria - ha spiegato il portiere bianconero attraverso la sua app - è stata sicuramente emozionante per tutto quello che rappresentava. In fondo le emozioni sono uno dei motivi per cui continuo a giocare. Come ho detto anche nel post gara di Genova, non ho un'immagine o una parata simbolo per queste 647 partite. Preferisco rivedere il mio modo di stare nello spogliatoio e la gratificazione che mi sta dando il ruolo che sto ricoprendo ora. Essere un punto di riferimento per il gruppo mi spinge ad andare avanti e a voler migliorare ancora, anche alla soglia dei 42 anni. Senza dimenticare la condizione fisica: per come mi sento adesso, farei un torto a me stesso se smettessi di giocare Raggiungere Paolo Maldini in testa alla classifica delle presenze di Serie A mi ha onorato, ma da oggi c'è già da pensare ai prossimi obiettivi. A partire dalla Supercoppa Italiana di domenica contro la Lazio".
Buffon e il nuovo obiettivo
Domenica a Riyad sarà in palio il primo trofeo della stagione e Buffon non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare dopo la soddisfacente vittoria contro la Samp: "Siamo tutti contenti di questo successo perché ci garantirà di finire l'anno solare in testa al campionato. Ma prima che si chiuda il 2019 vogliamo cercare di regalare un'altra soddisfazione ai nostri tifosi. Contro la Lazio ci attende un match complicato, basti pensare alla sfida di pochi giorni fa a Roma. Ma anche a quelle degli ultimi anni. La squadra di Inzaghi è stata l'unica (insieme a Napoli e Milan), in Italia, che ha saputo conquistare qualche trofeo durante questi anni di dominio bianconero".