I confronti tra la Juve di Sarri e quella di Allegri
In questi ultimi tempi si sono sprecati i confronti tra la Juventus di Sarri e quella che questi ha ereditato da Massimiliano Allegri. Confronti che alcune indicazioni le forniscono, per carità, ma che vanno presi con le pinze, per certi versi: giacché si tratta di mettere a paragone il prodotto di 5 anni di evoluzione tecnico-tattica allegriana con il frutto di qualche mese d lavoro d’un nuovo allenatore (filosoficamente agli antipodi). Curioso, semmai, può essere mettere a confronto i mesi di debutto (insomma: partite ufficiali da agosto al 31 dicembre) di Sarri con quelli di debutto di Antonio Conte e di Allegri. Anche in questo caso, comunque, risulta lampante come dal punto di vista della fase difensiva si debba intervenire. A fronte di una media punti leggermente più alta (2,4 contro 2,2) e di una leggermente più alta percentuale di vittorie, subentra una clamorosamente più alta media di gol incassati: quasi il 50% in più rispetto ad Allegri considerando che la Juve dell’ex milanista, nei primi 4 mesi, aveva incassato 14 gol in 23 incontri mentre quella di Sarri addirittura 24 su 24. Impossibile ignorare la cosa, anche perché i gol realizzati non sono di più, anzi.