© Getty Images
Il costo del cartellino
Un dettaglio da non sottovalutare nel tirare le somme del costo di un’operazione davvero pazzesca. Perché dovendo pagare al Barcellona il prezzo del trasferimento non si può ipotizzare una cifra inferiore a quella sborsata dalla Juventus per Cristiano Ronaldo. Non tanto perché 100 milioni sia la giusta valutazione di Messi, quanto perché le circostanze sarebbero analoghe, ovvero un campione di caratura universale che preme per lasciare il club.
Ingaggio
Dato per buona quella cifra bisognerebbe calcolare il costo dell’ingaggio. Sullo stipendio di Messi ci sono molte voci, tutte differenti. Molto dipende, infatti, dalla questione diritti di immagine che il Barcellona lascia completamente a Messi. Assegnandogli i 35 milioni netti a stagione, che è una delle ipotesi più basse, si deve calcolare un costo di circa 66 milioni di euro lordi. A meno che non si approfitti del decreto crescita che tasserebbe in modo inferiore arrivando a un loro di 51 milioni. Difficile però che Messi non adotti l’altra agevolazione fiscale, quella che consente di pagare appena 100mila euro per i redditti provenienti dall’estero (la stessa soluzione adottata da Ronaldo, peraltro) e in quel caso la Juventus e l’Inter non potrebbero risparmiare praticamente nulla. In definitiva, quindi, il costo più probabile dell’operazione Messi in Serie A varia tra i di 350 e i 365 milioni per quattro stagioni, quindi fra gli 86 e i 91 milioni di euro all’anno.
Messi si può liberare a parametro zero dal Barcellona a fine stagione, vero. Ma non per venire in Italia. La clausola, inserita nell’ultimo rinnovo e che darebbe al campione argentino di lasciare il Barcellona unilateralmente con un preavviso di 30 giorni, vale solo per i cosiddetti campionato minori, quindi non Liga, Premier, Serie A, Bundesliga o Ligue 1, tanto per citare le prime cinque d’Europa.