Bentancur super: tutti d'accordo

Da Allegri a Sarri passando per Tabarez: l'uruguaiano piace agli allenatori, sa fare tutto a centrocampo e ha ancora margini di crescita
Bentancur© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Saranno stati gli allenamenti massacranti di zio Daniel, che vive con lui a Torino e gli ha impedito di trascorrere i 70 giorni di lockdown sul divano, come molti suoi colleghi. Sarà il suo carattere, all’apparenza mite che però nasconde una forza di volontà straordinaria, maturata da una storia personale che lo ha fatto crescere in fretta. Sta di fatto che Rodrigo Bentancur si conferma di gran lunga il bianconero più in forma della formazione di Maurizio Sarri: si era già vista negli allenamenti la sua buona condizione atletica e la sua tenuta mentale, lo ha dimostrato anche in partita, giganteggiando contro il Milan, venerdì sera nella semifinale di Coppa Italia.

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I numeri

Mezzala sinistra e, poi, quando Miralem Pjanic è stato sostituito da Sami Khedira, regista: il ruolo poco importa, ciò che conta è la prestazione. I giudizi sono unanimi, Rodrigo è una certezza nello scacchiere sarriano, il migliore in campo, come testimoniano i numeri di Opta. Bentancur eccelle in almeno cinque specifiche classifiche: è il migliore per i duelli vinti (15), capace di imporsi sull’avversario; è primo nei contrasti (5), segno di aggressività e carica agonistica; nessuno ha fatto meglio di lui nel recuperare palla (7), abile nell’anticipo e nello spezzare il gioco dell’avversario; ha creato tre occasioni da rete, il ché significa che è bravo pure nell’impostare l’azione, nell’inserirsi tra gli spazi; infine, conta il 94 per cento dei passaggi riusciti, vale a dire che sa dialogare benissimo con i compagni. L’identikit del centrocampista perfetto, che sa costruire con profitto e distruggere le incursioni avversarie con altrettanta lucidità, ma se proprio vogliamo trovargli un difetto, allora Rodrigo dovrebbe osare di più, cercare maggiormente la rete perché tre gol in tre stagioni di Juventus sono davvero un po’ pochi.

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I miglioramenti

Visto che parliamo, comunque, di un ragazzo di appena 22 anni, i margini di crescita restano alti. Bentancur ha poi la capacità di mettere d’accordo gli allenatori: Max Allegri gli ha dato subito fiducia appena sbarcato in Italia, adesso anche Sarri ha intenzioni di affidargli le chiavi del gioco e prima ancora era stato Oscar Tabarez, ct dell’Uruguay, a farlo debuttare in Nazionale a vent’anni, senza più rinunciare a lui. Rodrigo accetta con umiltà le responsabilità che la sua vita professionale gli pone di fronte, consapevole di avere ancora molto da imparare, ma capace di applicarsi e desideroso di farlo velocemente - per di più accanto ai tanti campioni della Juventus - per diventare il punto di riferimento della squadra.

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