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Partita Scudetto doveva essere e partita Scudetto quasi certamente sarà. Non però nel senso che tutti le hanno attribuito per mesi. Juventus-Lazio di lunedì non deciderà chi tra le due piazzerà un possibile colpo da ko nel duello per il campionato, come ancora sembrava dover essere quando il Covid-19 ha fermato la Serie A e la squadra di Simone Inzaghi era seconda a un punto da quella di Maurizio Sarri, per giunta avendola battuta nei due precedenti stagionali. La frenata della Juventus nelle ultime 3 partite e quella della Lazio fin dalla ripresa del campionato hanno infatti allargato la lotta Scudetto ancor più di quanto dica la classifica: dove l’Inter seconda ha gli stessi 6 punti di distacco che aveva dai bianconeri al momento dello stop, quando sembrava tagliata fuori, mentre ora torna a sperare.
Così, lo scontro diretto di lunedì mantiene la stessa valenza solo per i bianconeri: vero che «tranquillo» ha fatto una brutta fine, da proverbio fiorentino ricordato ma non citato da Sarri dopo il 2-2 con l’Atalanta, e vero anche che la Juventus delle ultime partite non ispira certo tranquillità, però se battesse la Lazio si porterebbe indubbiamente a un passo dal nono titolo consecutivo. Con l’attuale vantaggio quantomeno inalterato, sarebbe sicuramente campione raccogliendo 6 punti tra Udine, la partita allo Stadium contro la Sampdoria, la trasferta di Cagliari e l’ultima in casa con la Roma.
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