Cristiano Ronaldo pronto per i ko scudetto: è tornato sul ring

Il portoghese della Juventus nella palestra Baroni di Lucento, a Torino, con Golovkin per Dazn. E sul ring danza e picchia duro, pronto a sferrare i colpi decisivi
Cristiano Ronaldo pronto per i ko scudetto: è tornato sul ring

TORINO - Cristiano Ronaldo è tornato sul ring e questa volta vuole sferrare il gancio scudetto. Eccolo nella palestra Boxe Club Ilio Baroni di Lucento, a Torino. Una palestra gloriosa, è del 1952, che fu "battezzata" da Palmiro Togliatti, presente all'inaugurazione. Lì CR7 è  con Gennady Golovkin, campione kazako, già iridato dei medi, uno dei migliori del panorama mondiale. Pugilato come scuola di vita che accomuna i due assi, nati non certo da famiglie ricche. Così, ecco il riscatto, l'ascesa, i trionfi, la voglia di continuare a lungo con la stessa fame. Il portoghese della Juventus ama la boxe, così nel video di Dazn mima i colpi, la destrezza delle gambe, il gesto di esultanza. Tutto in estrema riservatezza. Cristiano sorride e picchia duro, i pochi presenti avevano annotato la determinazione del numero 7 bianconero che anche con Andrea Pirlo in panchina ha gli stessi obiettivi: vincere tutto.

L'INTERVISTA DOPPIA DAZN - Cristiano Ronaldo e Gennady Golovkin sono due leggende dei rispettivi sport. Il primo ha vinto di tutto con le maglie di Manchester United, Real Madrid, Juventus e Portogallo mentre il secondo è il miglior peso medio della boxe degli ultimi dieci anni. DAZN, attraverso una nuova serie denominata "Parallel Worlds", ha messo a confronto i pensieri e le idee dei due campioni. Cristiano Ronaldo, in particolare, si è dimostrato molto incuriosito dalla carriera del kazako: «Giocare a calcio è la mia passione, ma poi guardo altri sport in televisione. Tra una partita di calcio o un match di boxe o UFC, scelgo la seconda opzione. Non credo che avrei potuto fare il pugile, è dura. Penso di essere nato per essere un calciatore professionista, pensavo di avere quel dono sin dall'inizio e mi sono detto coglierò questa opportunità con le mie mani. La boxe è più difficile perché quando gareggi sei solo. Lavori in palestra, hai la tua squadra, ma poi loro non salgono sul ring con te. Nel nostro caso è diverso perché ci alleniamo insieme, ridiamo, è un tipo di sacrificio diverso».

LE EMOZIONI - Cristiano Ronaldo ha rivelato di aver praticato la boxe diversi anni fa: «Quando ero al Manchester United un allenatore faceva boxe con me. Penso che praticarla possa fare bene a un calciatore perché acuisce i tuoi sensi e impari a muoverti. Io e Golovkin siamo cresciuti in ambienti e culture diverse. E' stata dura perché proveniamo da famiglie umili, non eravamo ricchi, quindi dovevi lottare per la tua vita. Le circostanze in cui cresci induriscono la tua personalità e il tuo carattere. Sono nato sull'isola di Madeira e all'età di 11 anni lo Sporting è andato a parlare con i miei genitori. Hanno detto loro che erano interessati ma mi sarei dovuto trasferire a Lisbona. Quando ho parlato con loro mia madre mi ha detto: "Figliolo, se è così e vuoi, vai". Ho pianto tutti i giorni perché mi mancavano. Questo è stato il mio momento più difficile al pari della perdita di mio padre. Penso che sia bello avere emozioni, non nascondono chi siamo. Chi ha detto che gli uomini non piangono. Tutti abbiamo sentimenti e dobbiamo esprimerli». Cristiano  si è anche soffermato sull'incedere del tempo: «Inizi a pensare di essere in discesa ma io voglio continuare a giocare a calcio. La gente potrebbe pensare: "Cristiano è stato un giocatore incredibile ma adesso è lento". Non voglio che questo accada. Puoi prenderti cura del tuo corpo ma non è questo il problema. Dipende dalla tua testa, dalla tua motivazione ed esperienza. Federer ad esempio ha 39 anni ed è ancora al top». 

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