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TORINO - Fabio Paratici usa il basso profilo e l’ironia per commentare la sentenza del collegio di garanzia del Coni, che ha annullato la vittoria a tavolino della sua Juve contro il Napoli, ordinando che venga giocato il match non disputato il 4 ottobre scorso: “Reazione alla sentenza? Il primo commento è che siamo sempre stati estranei e indifferenti alla vicenda – le parole del chief football officer della Juve a Sky - quando ci diranno di giocare, porteremo il pallone. Noi il 4 di ottobre eravamo in campo. Ci atteniamo a quello che ci dicono. Se ci dicono febbraio-marzo giocheremo. Se diranno aprile-maggio giocheremo. Il calendario era già stato fatto, ma quando ci diranno di giocare giocheremo".
Paratici risponde a De Laurentiis
Poi risponde ad Aurelio De Laurentiis che ha sottolineato come il Napoli rispetti le regole: "Ha detto una ovvietà. Abbiamo saputo della sentenza venendo allo stadio. Non siamo ancora in contatto con le autorità, quando la Lega deciderà quando giocare, ripeto, noi andremo a giocare nell'orario e nella data prestabilita”. Stasera, contro la Fiorentina, non ci sarà Adrien Rabiot, tolto dalla lista dei convocati all'ultimo istante: "Per sicurezza abbiamo adottato questa linea, il regolamento è chiaro. Essendo questa la prima gara dopo la sentenza, oggi sconterà la squalifica. Non avendo disputato la partita con il Napoli, Rabiot stasera non poteva giocare". Sul rinnovo di Paulo Dybala, Paratici risponde: "In ogni interivsta pre-gara c'è questa domanda. Ripeto quello che ho detto tre giorni fa, sette giorni fa, dieci giorni fa, tredici giorni fa... cioè, siamo sempre in contatto con Paulo Dybala, il presidente è stato chiarissimo e credo che meglio del presidente non ci sia nessuno che possa fare chiarezza".