Intervista al ct degli Usa: "Reynolds un talento, magari con McKennie..."

Le parole di Berhalter: "Weston è giovane e ha ancora ampi margini di miglioramento. Sicuramente in questi mesi italiani ha compiuto progressi importanti"
Intervista al ct degli Usa: "Reynolds un talento, magari con McKennie..."

La profezia si è già avverata. «Juve, ti innamorerai di McKennie», aveva assicurato a settembre il ct Usa Gregg Berhalter durante l’intervista a Tuttosport. L’inserimento del 22enne texano è stato rapido e l’impatto ottimo: in quattro mesi ha conquistato dirigenza, staff tecnico, compagni e tifosi.

Buon anno Berhalter. È sorpreso della velocità con cui McKennie è diventato titolare nella Juventus di Pirlo?

«No, perché conosco benissimo le qualità e il carattere di Weston. McKennie ha uno stile di gioco e uno spirito che risultano sempre importanti nell’economia di una squadra. Lo è per la nostra Nazionale ed ero sicuro lo sarebbe diventato anche per un top club come quello bianconero».

Pensa che la Juventus abbia migliorato McKennie?

«Sì ed è soltanto l’inizio. Weston è giovane e ha ancora ampi margini di miglioramento. Sicuramente in questi mesi italiani ha compiuto progressi importanti nel tempismo e nella velocità di pensiero. Da quando è alla Juventus, McKennie in campo prende decisioni migliori e più velocemente. Quando ti confronti quotidianamente a un livello superiore con Cristiano Ronaldo e gli altri campioni bianconeri, cresci per forza se hai voglia di imparare. E Weston è uno che vuole raggiungere il top». [...]

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In Italia si parla molto anche di Reynolds, 19enne terzino di Dallas nel mirino di Juventus e Roma. Ricorda il suo idolo italiano Antonio Cabrini?

«No, Bryan ha caratteristiche più offensive: è molto dinamico e ha un’eccellente abilità nel dribbling, nei cross e negli assist. È un talento eccezionale, però è giovane e deve lavorare ancora molto soprattutto dal punto di vista difensivo».

Per Reynolds è in corso un’asta tra Juventus, Roma e Bruges. Se il giocatore le chiedesse un consiglio?

«Sono scelte personali. Detto questo, la Serie A è come una Università per i difensori e in Italia sicuramente Reynolds avrebbe la possibilità di completarsi».

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McKennie, texano come lui, potrebbe influenzare la scelta di Reynolds?

«Penso che giocare con un altro americano, e in un top club come la Juventus, sia una bella possibilità. Ma non la priorità assoluta. Vedremo». [...]

Leggi l'intervista completa nell'edizione odierna di Tuttosport

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