Pagelle Juve: disastro Rabiot, Chiellini annulla Lukaku

Serata da incubo per Bentancur: non vince un contrasto. Ramsey inconsistente, Lampi di buon gioco da Kulusevski
Pagelle Juve: disastro Rabiot, Chiellini annulla Lukaku

SZCZESNY 6 A parte i due gol, che non si prendono neanche allungando le manone come Mr. Fantastic, l'Inter lo impegna più volte con interventi non eccezionali, ma efficaci (come su Brozovic e Lukaku). Bravo anche nelle uscite quando vede sbucare interisti ovunque.

DANILO 5 Vidal di testa lo brucia e il brasiliano fatica a riprendersi. La sua non è la fascia più battuta dagli avversari, però lui gioca pulito, ma resta sotto lo standard a cui aveva abituato i tifosi. Bisognava sporcarsi molto di più.

Juve ko, decidono Vidal e Barella. L'Inter aggancia il Milan

BONUCCI 5 Lautaro lo taglia fuori dalla traiettoria del pallone destinato alla testa di Vidal. Quante difficoltà nelle uscite: merito dell'Inter che pressa alta, demerito dei compagni che senza palla restano immobili.

CHIELLINI 6.5 Contro Lukaku è duello basato sul rispetto reciproco. Meno falli e più contrasti regolari, tanto che a bilancio il belga non mette occasioni colossali. Il gol del raddoppio nerazzurro è un regalo derivante da un'incomprensione con Frabotta, ma il capitano è l'ultimo dei colpevoli.

FRABOTTA 4.5 Durissima tenere Hakimi, anche all'alba dell'1-0 interista quando lascia andar via il marocchino senza neppure accennare un tackle. Nell'azione del 2-0, Barella ha un altro passo rispetto al terzino bianconero che nell'occasione ci rimette le penne e deve uscire. Produzione offensiva? Un paio di cross nella terra di nessuno. Bernardeschi (13' st) 5 Terzino come contro il Genoa: bloccatissimo, senza possibilità di offendere.

CHIESA 5.5 A volte prova a “fare il Di Livio”, in altre situazioni sta sulle sue, anche perché gli avversari non gli lasciano spazi per allungare la falcata. Impegna Handanovic nel finale.

Pirlo: "La gara peggiore da quando sono alla Juve. Non siamo scesi in campo"

RABIOT 4 Il sinistro che stuzzica Handanovic è un fuoco di paglia. Pirlo gli chiede di far girare il pallone anziché cercare verticalizzazioni scolastiche, lui non dà risposte convincenti. Vidal e Barella gli sfilano davanti come star sul tappeto rosso. McKennie (13' st) 6.5 Recuperato dal dolore e subito intuitivo quando in mischia s'inserisce su un'azione d'angolo. Frizzante ed energico come nessun altro lì in mezzo.

BENTANCUR 4 È una di quelle notti in cui ti chiedi: ma non doveva essere lui il pilastro del centrocampo juventino del futuro? Ecco, la maniera in cui Lukaku gli ruba il pallone nella ripresa e con due gol da recuperare è dimostrazione di una serata stortissima, prosieguo di una stagione in cui ha spesso stentato. L'uruguaiano non vince un contrasto ed è chiaramente a disagio sia nel ruolo di distributore di palloni, sia nel tentativo di frapporsi ai centrocampisti nerazzurri.

RAMSEY 4.5 Cerca di stare alto, ma gli arrivano pochi palloni. In soccorso di Frabotta nel fronteggiare Hakimi e pure nell'accorciare su Barella non ha consistenza. Kulusevski (13' st) 6.5 Dentro per provare a far breccia sul lato di Young e far sì che la Juve manovri in ampiezza, come fino ad allora non aveva fatto. Si presenta con un paio di iniziative nel nulla bianconero. Il motivo per cui non giochi dall'inizio è un mistero.

MORATA 5 In avvio è bravo nella protezione del pallone, soprattutto nelle situazioni in cui riesce a non perderne il possesso malgrado la pressione di De Vrij e soci. La sensazione è che abbia pagato i 120 minuti di mercoledì. Nota tutt'altro che a margine: il giallo che merita per fallo di frustrazione su Bastoni non ha giustificazioni. Ad Alvaro ogni tanto succede, non deve perdere la testa.

Incredibile Vidal: abbraccia Chiellini e bacia lo stemma della Juve

CRISTIANO RONALDO 5 Svaria da destra a sinistra a suon di dribbling e doppi passi accennati, denotando la solita generosità nella prima mezz'ora. Costretto a star lontano dall'area, prova invano il tiro dalla distanza. Nel secondo tempo evapora, come il resto della squadra.

ALL. PIRLO 5 La reazione al gol di Vidal non è rabbiosa né cattiva, anzi è l'elogio della lentezza. La Juve gioca una partita sotto ritmo, non è intensa, non ha mordente e il tecnico ci mette del suo ritardando troppo i cambi, necessari già all'intervallo. Il piano di rimonta scudetto si complica terribilmente e adesso dovrà essere bravo lui a ricaricare i giocatori. Domani è già antivigilia della Supercoppa. 

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