Juve, De Ligt e il salto definitivo: ci penserà Allegri

Messa alle spalle la delusione europea con l’Olanda l’obiettivo è il salto di qualità definitivo. Un'anno di scuola da Chiellini e Bonucci, per smentire anche Van Basten
Juve, De Ligt e il salto definitivo: ci penserà Allegri

Una vacanza per dimenticare l’Europeo, una stagione per riprendersi e prendere (definitivamente) la Juventus. Breve l’esperienza con i Paesi Bassi per Matthjis De Ligt: il debutto alla seconda partita con l’Austria, quindi quella con la Macedonia del Nord. E le critiche impietose di Marco Van Basten: “È andato in Italia per imparare a difendere, non ha imparato molto”. Parole cui il centrale si era adeguato (“Quando parla Van Basten lo si ascolta”), senza dare però un seguito sul campo. La selezione oranje è infatti uscita agli ottavi con una prova sottotono contro la Repubblica Ceca. Più sottotono di tutti, proprio De Ligt, espulso al 7’ st sullo 0-0 per uno sciocco fallo di mano, sul pressing a limite area di Patrik Schick. Inevitabile il rosso, dopo la revisione al Var, e inevitabili le critiche nei confronti dell’olandese, già mogio di suo dopo il 2-0 che aveva rimandato a casa Frank De Boer e i suoi uomini: "Mi sento male, abbiamo praticamente perso la partita a causa di quello che ho fatto io. Loro aveva creato pochissimo, ma l’espulsione ovviamente ha fatto la differenza".

De Ligt ancora punto fermo: un altro anno a scuola da Chiellini e Bonucci

Per De Ligt, ora, la distrazione con la compagna AnneKee e i loro cani, come regolarmente narrato su Instagram. Il tempo di resettare la delusione e per rimettersi al servizio della Juventus. E, per la prima volta, di Massimiliano Allegri. I due non si sono incrociati, l’olandese è arrivato a Torino due anni fa, quando il club si è congedato dal tecnico. Proprio De Ligt era stato tra le cause del divorzio, con il gol del 2-1 a Torino che aveva mandato l’Ajax in semifinale e buttato fuori i bianconeri dalla Champions League. Il centrale è e resta uno dei cardini del progetto Juventus, in cui il ringiovanimento della rosa deve essere legato ai risultati. [...] Che De Ligt sia un punto fisso lo dimostra il fatto che siano stato nuovamente respinte le proposte del Barcellona. I blaugrana non si sono rassegnati al no ricevuto dall’olandese nel 2019, quando portarono in Catalogna Frenkie De Jong, suo compagno tra i Lancieri. Ci hanno provato nel 2020, ci hanno riprovato nel 2021. Matthijs è un intoccabile per la Juventus, a maggior ragione in questa stagione con Allegri, uno che ha sempre creduto nel potere della difesa: con Max si vince innanzitutto senza prendere gol, come raccontano i suoi cinque scudetti conscutivi. De Ligt, nell’ultima stagione in bianconero, è diventato un intoccabile da inizio marzo in poi, quando si è buttato alle spalle l’inizio tardivo causa intervento per stabilizzare la spalla destra e poi l’ulteriore rallentamento causa Coronavirus. Il tempo è dalla sua parte, visto che compirà 22 anni il 12 agosto e che potrà trascorrere una ulteriore annata alla scuola di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, "due professori di difesa ad Harvard", secondo José Mourinho. Il futuro della Juventus passa dai centimetri e dai chili di De Ligt. Anche per far ricredere Van Basten.

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