Fagioli, Dragusin e Correia: nasce la nuova Juve

I tre guidano la rincorsa a Kean: sono quelli che avranno maggiori chance di trovare spazio
Fagioli, Dragusin e Correia: nasce la nuova Juve© Juventus FC via Getty Images

Mentre il Tour de France si avvia al gran finale, c’è una sorta di tappa pronta a infiammarsi tra i giovani bianconeri: tre inseguitori e alle loro spalle il gruppo. Ma inseguitori di chi? Di uno che alla Juventus non c’è più (ma chissà che non torni...): Moise Kean. Ovvero l’ultimo calciatore del settore giovanile capace di imporsi in prima squadra. Una prima squadra guidata dallo stesso allenatore che i giovani bianconeri convocati - molti, visto che chi ha giocato Europeo o Coppa America è in vacanza - troveranno oggi al raduno: Massimiliano Allegri.

Ma chi sono i tre inseguitori di Kean che hanno staccato il resto del gruppo? Nicolò Fagioli, Felix Correia e Radu Dragusin. Anche se uno di loro, soprattutto Fagioli, dalla corsa potrebbe uscire per consentire l’arrivo dal Sassuolo di Manuel Locatelli, per quanto l’ipotesi più probabile sia un’operazione senza contropartite tecniche. Di questo, però, parliamo a fianco.

Fagioli in prima squadra Allegri in un certo senso lo ha già fatto debuttare. Non in campo, ma in tv e sui giornali. Nome da tempo noto tra gli addetti ai lavori dei settori giovanili, il centrocampista bianconero richiamò l’attenzione del grande pubblico quando il tecnico lo elogiò pubblicamente in conferenza stampa a settembre 2018: «E’ un piacere vederlo giocare». Rallentato da qualche problema fisico e dalla trasformazione da trequartista a centrocampista, l’esordio vero Fagioli lo ha fatto la scorsa stagione: 20 minuti contro il Crotone in Serie A, titolare nei quarti di Coppa Italia contro la Spal (3-0 e 4-0, con buone prestazioni). A 20 anni, la Serie C e la Under 23 (20 partite, 2 gol e 1 assist nella scorsa stagione) gli andrebbero strette: tra ritiro e amichevoli proverà a dimostrare ad Allegri che non aveva visto male tre anni fa. Visione di gioco, tecnica e intelligenza le doti con cui può conquistarsi spazio in un reparto in cui nessuno o quasi partirà con il posto da titolare assicurato. Un bel vantaggio.

Vantaggio di cui certo non godrà Dragusin. Il diciannovenne difensore centrale romeno nel suo ruolo si troverà davanti tre dei 10 più forti d’Europa - Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Matthijs De Ligt -a contendersi due posti. Se convincerà Allegri in ritiro e se, come pare, Demiral e Rugani cercheranno spazio altrove, potrà però essere la loro prima alternativa (Danilo e Alex Sandro garantirebbero comunque ad Allegri soluzioni d’emergenza e d’esperienza). Gran fisico, forte in marcatura e abile anche in area avversaria, anche lui ha già esordito nella scorsa stagione: titolare in Coppa Italia contro Genoa e Spal, 21 minuti in Champions contro la Dynamo Kiev e 1 contro il Genoa in Serie A.

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