Juve, c'è Fede anche senza Cristiano: il racconto del prete di Bernardeschi

Sulla rivista Maria con te, Padre Luigi Sparapani ha rivelato: "Federico crede fortemente sia in Cristo sia nella Madonna e ne avverte la presenza nella quotidianità".
Juve, c'è Fede anche senza Cristiano: il racconto del prete di Bernardeschi© www.imagephotoagency.it

Dalle lacrime dopo la vittoria dell'Europeo, al matrimonio con la compagna Veronica: un' estate da incorniciare per Federico Bernardeschi che ora è pronto a riprendersi anche la Juve. L'attaccante bianconero ha scelto di ripartire dalla maglia. Ha abbandonato lo storico numero 33, scelto per la sua grande fede religiosa, per passare al numero 20: "Il numero 20 è stato sudore, sacrificio, amicizia, passione, riscatto, gioia in #azzurro! È stato quelle "notti magiche" di Wembley. Il 20 mi ricorderà per sempre la festa nelle piazze, la gioia nei sorrisi dei bambini, un abbraccio di 60 milioni di persone. Ora voglio portare con me in bianconero queste stesse emozioni", questo il messaggio dell'attaccante.

Bernardeschi e il rapporto con la fede

Dal numero 33 ai tatuaggi della Madonna, sulle pagine della rivista Maria con te, Padre Luigi Sparapani, il prete che ha celebrato il matrimonio dell'attaccante bianconero con Veronica Ciardi ha raccontato la fede del calciatore della Juve. "Dall'orazione dell'Ausiliatrice da bimbo prima di scendere nel campetto dei Salesiani di Carrara all'omelia delle nozze, il riferimento alla Regina del Cielo per lui è una costante". "È un ragazzo che ha una fede autentica ha un grande trasporto per Gesù, tanto da aver scelto in passato di portare a lungo il numero 33 proprio in omaggio agli anni di Cristo, e di conseguenza per la Madre che lo ha offerto al mondo". E sul tatuaggio del Cuore Immacolato ha rivelato: "Ho chiesto alla sua mamma e mi ha detto che non c’è una ragione specifica, se non “pura e semplice fede”. Lui le ha sempre detto che quando prega avverte proprio dentro di sé la sensazione di non essere solo. Insomma, crede fortemente sia in Cristo sia nella Madonna e ne avverte la presenza nella quotidianità". Il parroco ha raccontato anche un aneddoto curioso: "Un giorno glio avevo dato l'appuntamento per la catechesi online mentre era in ritiro a Coverciano e mi ha risposto: "Non posso a quell'ora sono a Messa".

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