Juve, Tacchinardi: "Puntate su Chiesa"

Il centrocampista, grande ex, analizza il momento della sua ex squadra: «Federico va messo al centro del progetto. Allegri duro? Conosce i giocatori, sa lui come stimolarli»
Chiesa© Getty Images

BERGAMO - Alessio Tacchinardi, ex centrocampista che ha vestito per undici anni la maglia della Juventus alzando l’ultima Champions League vinta dalla società bianconera nella stagione ‘95-96, non può rimanere indifferente di fronte al momento negativo, in termini di gioco e di risultati, che sta vivendo in questa prima parte di campionato la squadra allenata da Massimiliano Allegri: «Vedere quella che è stata casa mia per tanti anni in fondo alla classifica, fa male. Ora come ora è una squadra senza identità e lo si nota anche nei piccoli dettagli e nelle disattenzioni in fase difensiva, le quali poi sono determinanti ai fini del risultato. La cosa peggiore è che sembra non riuscire a reggere la pressione per tutta la gara, proprio come di fronte al Milan domenica scorsa: per i primi settanta minuti ho ammirato una bella squadra, poi sono ritornati i problemi. Io però voglio essere positivo: Allegri le sta provando tutte, e non è vero che non sa più cosa fare, come hanno riportato erroneamente alcune testate on line, sono certo che prima o poi riuscirà a trovare il bandolo della matassa. E poi non ricordiamoci che siamo di fronte ad una squadra che ha perso Cristiano Ronaldo e che nella scorsa stagione è arrivata in Champions solo per miracolo».

Il tecnico livornese, dopo la gara contro il Milan, è sembrato prendersela soprattutto con i giovani.
«Molto onestamente i cambi non sono stati determinanti, mi riferisco a Chiesa, Kulusevski e Kean. Non so se ha fatto male o bene ad avere un atteggiamento così duro nel post partita, ma lui conosce meglio di chiunque altro i suoi giocatori e quindi sa anche che tattica utilizzare per smuovere i loro animi. Secondo me il mister deve calarsi nei panni di un buon dottore, e capire quale sia la medicina per fare rendere al meglio i suoi calciatori. Io non riesco a pensare di vedere Chiesa in panchina ancora una volta, è stato più trascinatore di CR7 nella seconda parte della scorsa stagione e non mi soffermo nemmeno su quello che ha fatto durante l’Europeo. Il primo punto è mettere al centro del progetto l’ex Fiorentina»

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