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TORINO - La Juventus si è iscritta alla corsa per Dusan Vlahovic con un piccolo vantaggio. A differenza di alcune concorrenti, non di tutte però, non ha l’ansia di dover trovare disperatamente una nuova squadra a un suo attaccante per liberare spazio in rosa al 21enne della Fiorentina. Già, perché Alvaro Morata, attuale nove bianconero stimato tanto da Allegri quanto dalla società, tecnicamente un club lo ha già: l’Atletico Madrid. Alvarito è tornato a Torino in prestito oneroso (20 milioni per due anni), ma i dirigenti bianconeri a giugno potranno decidere se acquistare lo spagnolo pagando la maxirata da 35 milioni o se salutarlo definitivamente. Non servirà alcuna manovra per far digerire a Morata una squadra piuttosto che un’altra. È già tutto scritto nell’accordo firmato nel 2020: alla Juventus basterà non esercitare il diritto di riscatto per liberare la maglia numero nove.
La strategia di Cherubini
Grazie a questo dettaglio, che poi tanto dettaglio non è, il dg Federico Cherubini può programmare come invece non ha potuto fare la scorsa estate nel caso di Cristiano Ronaldo. A maggior ragione adesso che Rocco Commisso, il patron della Fiorentina, ha ufficializzato l’addio di Vlahovic. Non è scontato che alla Continassa riescano ad accontentare il numero uno viola come è successo nel 2020 per Federico Chiesa. Ma non è impossibile nemmeno il contrario - tutt’altro - per il semplice fatto che, come nel caso del figlio d’arte e di tutti i giocatori che si trovano a un anno dalla scadenza (e a giugno sarà in quella situazione anche Vlahovic), è la volontà del diretto interessato a prevalere (...)
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