Juve, tra assenze e mal di gol: Allegri cerca rimedi

Il tecnico bianconero studia nuove soluzioni in vista della sfida contro la Salernitana: più spazio per Kean, Kulusevski e Bernardeschi
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TORINO - «Kean ha fatto gol, in quello è bravissimo. Deve migliorare nella rifinitura dell’azione». Così elogiava e pungolava il suo ventunenne attaccante Massimiliano Allegri dopo Juventus-Roma 1-0 del 17 ottobre, quinto successo consecutivo di una striscia che tre giorni dopo a San Pietroburgo sarebbe salita a sei, facendo illudere che la squadra bianconera avesse risolto i suoi problemi. Il primo dei quali, ha sottolineato il tecnico giusto venerdì alla vigilia di Juventus-Atalanta, e lo ha ribadito l’andamento della partita contro i nerazzurri, è proprio che la squadra invece a fare gol non è brava per niente. I bianconeri in campionato hanno subito due reti in meno del Milan, una in meno dell’Atalanta e due in più dell’Inter: la fase difensiva, pur non impeccabile, è in linea con quella delle squadre ai vertici della classifica, eccezion fatta per il Napoli, nettamente migliore. I 18 gol realizzati sono però quasi la metà dei 34 dell’Inter, 12 in meno dei 30 del Milan, 10 in meno dei 28 dell’Atalanta. [...]

Allegri cerca la soluzione al problema

[...] Certo è che Allegri dovrà ingegnarsi di trovare una soluzione al problema del gol, che gli infortuni di Chiesa e McKennie rischiano di aggravare. L’azzurro e il texano sono due degli otto bianconeri che hanno realizzato più di una rete: tre l’attaccante, terzo marcatore con Bonucci dopo Dybala (sei) e Morata, due il centrocampista, l’unico del reparto ad avere spiccato senso dell’inserimento. Proprio quello che manca a Bentancur, sua naturale alternativa come meZzala destra. Sempre che Allegri mantenga l’assetto con tre centrocampisti e tre giocatori offensivi. Proprio le assenze di Chiesa e McKennie potrebbero spingerlo a giocare con Dybala e uno tra Morata e Kean in attacco e due esterni dalle attitudini offensive a centrocampo: Bernardeschi e Kulusevski, nell’attesa che il recupero di De Sciglio (rientrerà dopo Salerno), gli consenta di avanzare di nuovo Cuadrado, al momento unico terzino destro a disposizione. Una maggioRe libertà al colombiano il tecnico potrebbe concederla anche schierando la difesa a tre, ma non sembra orientato a toccare l’assetto della retroguardia: d’altra parte se in avanti qualche cambiamento è imposto dalla sterilità offensiva, mettere mano anche al reparto arretrato che invece funziona abbastanza potrebbe diventare un azzardo.

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