Juve, lo studio sulle punizioni: ecco perché sono a secco da 18 mesi

A parte il gol olimpico di Cuadrado contro il Genoa, i bianconeri faticano nei calci piazzati: il retroscena
Juve, lo studio sulle punizioni: ecco perché sono a secco da 18 mesi© Marco Canoniero

Da maledetta a maledizione, implacabili numeri alla mano, il passo è breve. E così i calci di punizione alla Juventus da risorsa si sono trasformati in tabù. La celebre pennellata di Andrea Pirlo - 15 centri da palla inattiva con i colori bianconeri - aveva dato slancio al ciclo che ha portato la società a dominare la scena per nove anni consecutivi. E al Maestro non avevano fatto difetto nemmeno gli eredi a Torino, dato che gli specialisti più prolifici dopo di lui negli ultimi due lustri sono stati Paulo Dybala, attualmente a quota 11, e Miralem Pjanic, che ha concluso la sua avventura sotto la Mole con 7 reti da fermo. Al punto che, soltanto nel 2018, l'osservatorio del Cies aveva premiato la Juventus come la seconda miglior squadra d'Europa per realizzazioni da calcio piazzato, con un gol ogni 354 minuti di gioco, alle spalle del solo Girona nella Liga. Eppure i bianconeri, da allora, hanno faticato tremendamente a togliere le proverbiali castagne dal fuoco, quando necessario, grazie a un calcio di punizione diretto nel sette avversario. Tanto da aver appena celebrato un anno e mezzo, 18 mesi tondi tondi, senza un'esultanza successiva a un'esecuzione da fermo.

Juve, tutti in punizione

Eccezion fatta, naturalmente, per la prodezza di Juan Cuadrado contro il Genoa a dicembre, con un gol olimpico che - per certi versi - rende ancor più impietoso lo scenario: la Juventus da due stagioni a questa parte segna più reti da calcio d'angolo diretto che su punizione. L'ultima, proprio come la carezza balistica del colombiano di fronte al Grifone, era stata raccolta in fondo al sacco da Salvatore Sirigu, sfortunato protagonista di entrambe le circostanze: era il 4 luglio 2020 e Cristiano Ronaldo infilava in rete il pallone del momentaneo 3-1 nel derby della Mole valido per la 30a giornata della Serie A 2019-20. Due campionati fa, appunto: l'attesa, che non è ancora terminata, si è fatta decisamente lunga.

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