Cobolli Gigli: “Arthur punto debole della Juve. Allegri? Nessuna critica”

L'ex presidente bianconero ha parlato dopo l'eliminazione in Champions: "All'estero giocano di più, qui si usa come scusa"
Arthur© Alessandro Falzone/Agenzia Aldo Liverani sas

TORINO - L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli è intervenuto su 1 Station Radio per parlare della situazione dei bianconeri dopo la deludente eliminazione agli ottavi di finale di Champions League per mano del Villarreal. L'ex numero uno bianconero non ha usato mezzi termini per evidenziare le problematiche tecnico/tattiche della compagine allenata da Massimiliano Allegri difendendo l'operato dell'allenatore: "Alcuni punti di debolezza nella squadra ci sono. Il primo è Arthur, che non può essere il centro del centrocampo. Non gioca di prima, rallenta la manovra. Spesso passa la palla all'avversario. Sugli altri giocatori c'è poco da dire: hanno fatto quello che dovevano. Allegri non è da mettere in critica. Dobbiamo andare avanti, perché bisogna arrivare almeno quarti in campionato. Bisogna mettere da parte la Champions League, che è una grossa delusione".

Cobolli Gigli: "Spiace per Rugani"

Tornano alla partita questa è stata la disamina dell'ex numero uno bianconero con un pensiero a Daniele Rugani: "Per i primi 75 minuti le due squadre hanno giocato alla pari. La Juve nel primo tempo ha avuto occasioni importanti. Il Villarreal è una squadra forte e ben strutturata. L'allenatore avversario si è giocato delle carte importanti a gara in corso. Noi non lo abbiamo fatto per questioni fisiche: Dybala e Bernardeschi non erano pronti forse. Mi spiace per Rugani, che aveva fatto tanti passi avanti. Chiaramente questo rigore lo riporta un po' indietro. Spero che tutto ciò non affossi la sua motivazione".

Cobolli Gigli: "Spero rimanga la determinazione"

Cobolli Gigli si augura che il brutto ko casalingo contro gli spagnoli non vada ad intaccare il buon momento in campionato: "L'unico stimolo è che non ci saranno più partite di Champions da giocare. Non ci saranno ulteriori sforzi. Mi auguro che rimanga la determinazione e che la Juve porti avanti le prossime partite come deve. Il primo tempo di ieri mi ha dato l'impressione che i giocatori ci credessero - aggiunge - La Juventus ha tirato in porta tante volte. Nel secondo tempo la Juve è stata più attendista, giocando meno bene e trovando meno occasioni. Queste sono lezioni".

Cobolli Gigli: "All'estero più intensità"

Tutte le squadre italiane sono uscite dalla Champions League, un momento difficile per il calcio italiano spiegato così da Cobolli Gigli: "A me basta vedere le partite internazionali degli altri campionati, in Inghilterra o Germania. Loro hanno intensità e ritmo, giocano a frequenza ripetuta senza particolari problemi fisici. Da noi giocare tre partite alla settimana è visto complicato, è preso come una giustificazione. Se ci sono molte defezioni, come nel caso della Juventus, le cose ovviamente si complicano. Ma non ci sono scuse".

Cobolli Gigli: "Agnelli? Vlahovic la miglior cosa fatta in questi anni"

Infine non è mancata una frecciata all'attuale presidente delal Juve, Andrea Agnelli, un rapporto raffreddato negli anni ma al quale Cobolli Gigli fa un plauso per la mossa Vlahovic: ""Il presidente Agnelli, in passato, è stata una persona capace di parlare, intelligente e che aveva le idee chiare. Anche se con me è sempre stato distante, forse pensava che io appartenessi ad un altro partito all’interno della società, ma non è così perché con suo padre ho sempre avuto un rapporto magnifico. Negli ultimi anni mi sembra che gli si siano offuscate le idee. Magari si è voluto circondare di "fedeli", che tanto fedeli non erano, liberandosi, ad esempio, di dirigenti onesti ed affidabili come Giuseppe Marotta. La cosa migliore della sua presidenza è stata comprare Vlahovic. Questo è un investimento coraggioso. Se questa decisione l'ha presa Andrea, allora gli vanno fatti i complimenti. Tutte le sue altre decisioni sono state molto meno giuste”.

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