TORINO - Il mondo del calcio è il luogo più semplice in cui individuare il colpevole: in assenza del maggiordomo, va benissimo l’allenatore. Un motivetto che ha fatto da sottofondo alle ultime quattro stagioni della Juventus, dal primo Massimiliano Allegri per passare a Maurizio Sarri , da Andrea Pirlo al secondo Allegri. Uno o più risultati negativi? Ecco scattare il pavloviano hashtag #xxxxout, cambiando le x con il cognome adatto all’uso. Il tutto, spesso, senza domandarsi se il resto dalla banda - ovvero chi scende in campo - non fosse a sua volta complice. E, diciamolo pure (basta scorrere una timeline di Twitter o i commenti su Facebook), il tecnico di Livorno è uno dei nomi più frequentati quando c’è da reagire a un passo falso bianconero.
Cosa dicono i numeri
Eppure i numeri non sembrano voler assecondare la narrazione. Lo raccontano quelli di besoccer.com, sito specializzato in dati e statistiche, che hanno preso gli allenatori dei club top in Europa, con almeno 50 partite all’attivo, analizzando il bilancio vittorie/sconfitte. Una classifica in cui Allegri se la cava tutt’altro che male, visto che sale sempre sul terzo gradino del podio. Così, per quanto riguarda le vittorie, il tecnico bianconero mette a segno un lusinghiero 68.77% che lo pone alle spalle di Carlo Ancelotti (74.25%) e Pep Guardiola (72.67%). Invece, sul fronte delle sconfitte, Allegri ottiene un 14.51% che lo piazza dietro al solito Carletto madridista (13.77%) e a Thomas Tuchel (14.12), che sale al secondo posto per buttare giù dal podio Guardiola (14.51%). E nella percentuale delle vittorie, parlando della storia recente della Juventus, Allegri si lascia dietro anche Antonio Conte, che ottiene un 67.55% su cui incide soprattutto il primo scudetto, afferrato dopo 23 successi e ben 15 pareggi, a fronte di zero sconfitte (...)
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