Allegri e Vlahovic, lezioni anti Inter. Colloquio con Max, prove di tiro: la Coppa in testa!

Dusan è rimasto in campo 25 minuti in più con il tecnico: destro, sinistro, sorrisi e sfida finale, come ai tempi di Pogba. "Mister, tu vuoi calciare finché non vinci..."
Allegri e Vlahovic, lezioni anti Inter. Colloquio con Max, prove di tiro: la Coppa in testa!

TORINO - Uno, due, tre... quaranta. Dusan Vlahovic ha messo nel mirino l’Inter con una scarica di tiri in porta. Secchi, spesso precisi. Movimento e contromovimento, sinistro, destro e ancora sinistro. L’operazione Coppa Italia di DV7 è cominciata ieri mattina davanti a circa trecento tifosi bianconeri. Aspettando il big match del prossimo mercoledì all’Olimpico di Roma, il bomber serbo ha fatto le prove generali e affinato la mira, seguito passo passo da Massimiliano Allegri.

A seduta terminata, mentre Chiellini e compagni erano rientrati negli spogliatoi, Vlahovic si è fermato in campo con il tecnico juventino per venticinque minuti. Simone Padoin, assistente del “Conte Max” sempre amatissimo dai tifosi, nelle vesti di suggeritore. Allegri, da buon allenatore-psicologo, si è alternato in due ruoli. Prima “professore” e poi sfidante.

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La lezione

Vlahovic non è nuovo a trattenere i portieri a fine allenamento per esercitarsi sulle conclusioni. Tanto che in molti alla Continassa rivedono nell’ex Fiorentina il perfezionismo di Cristiano Ronaldo. DV7 è insaziabile, proprio come CR7. E come il portoghese sfrutta ogni occasione per migliorarsi. Più che le tre partite consecutive senza segnare (Fiorentina in Coppa Italia, Sassuolo e Venezia in campionato), Dusan è consapevole che a 22 anni ha ancora ampi margini di miglioramento per affinare e ampliare il proprio repertorio di colpi. È un pensiero condiviso con Allegri e i suoi collaboratori, convinti di avere tra le mani un talento eccezionale che può trasformarsi in una macchina ancora più letale di quanto già lo sia (27 gol stagionali: 20 con la Fiorentina e 7 con la Juve). Così ieri Allegri, come è successo altre volte, ha lavorato sui dettagli con Vlahovic. Posture e controlli di palla per permettergli di preparare al meglio il tiro in porta, una delle specialità del serbo. Lezioni private che DV7, da appassionato e ambizioso super bomber, probabilmente avrebbe anche pagato. Conclusioni, consigli di Allegri, nuove scariche in porta. A volte il “Conte Max” ha fatto da esempio e altre da oppositore, improvvisandosi nello Skriniar che Vlahovic ritroverà di fronte in Coppa Italia.

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TORINO - Uno, due, tre... quaranta. Dusan Vlahovic ha messo nel mirino l’Inter con una scarica di tiri in porta. Secchi, spesso precisi. Movimento e contromovimento, sinistro, destro e ancora sinistro. L’operazione Coppa Italia di DV7 è cominciata ieri mattina davanti a circa trecento tifosi bianconeri. Aspettando il big match del prossimo mercoledì all’Olimpico di Roma, il bomber serbo ha fatto le prove generali e affinato la mira, seguito passo passo da Massimiliano Allegri.

A seduta terminata, mentre Chiellini e compagni erano rientrati negli spogliatoi, Vlahovic si è fermato in campo con il tecnico juventino per venticinque minuti. Simone Padoin, assistente del “Conte Max” sempre amatissimo dai tifosi, nelle vesti di suggeritore. Allegri, da buon allenatore-psicologo, si è alternato in due ruoli. Prima “professore” e poi sfidante.

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