Morata al bivio Coppa Italia: grande addio o nuovo inizio?

Lo spagnolo decise la prima finale di Coppa Italia giocata nella Juve: questa per lui può essere l’ultima
Morata al bivio Coppa Italia: grande addio o nuovo inizio?© www.imagephotoagency.it

TORINO - Alvaro Morata il suo cerchio juventino spera di riaprirlo subito, magari per trasformarlo addirittura nel simbolo dell’infinito che lo porti a chiudere a Torino la carriera. Speranza che però adesso lascia il posto alla determinazione di assicurare una bella chiusura a quel cerchio, qualora dovesse chiudersi per non riaprirsi. Ovvero se alla decisione della Juventus di non riscattare il suo cartellino alla cifra fissata di 35 milioni non seguisse un nuovo accordo con l’Atletico Madrid per un prezzo più basso. Pensieri, trattative e decisioni delle prossime settimane. Ora c’è la finale di Coppa Italia e c’è il cerchio da chiudere, tornando, proprio come in un cerchio, al punto di partenza: ossia alla prima finale di Coppa Italia giocata dallo spagnolo. Che non è quella della sua prima stagione bianconera, vista in tribuna per squalifica, esultando per la vittoria dei compagni sulla Lazio, ma quella del 2016: decisa ai supplementari dal suo gol al Milan. Quella di domani sera può essere la sua ultima finale di Coppa Italia nella Juventus, l’altra milanese di fronte, e Morata cercherà il bis. Poi comincerà a sperare che il cerchio si riapra. 

Juve, le scelte di Allegri

A inseguire il gol lo spagnolo dovrebbe poter cominciare dal primo minuto. La panchina iniziale di venerdì a Genova è sembrata propedeutica a risparmiare le sue forze dopo una stagione dispendiosa, in vista di una partita dispendiosa come quella di domani. In cui Morata potrebbe essere il partner di Vlahovic in un 4-4-2, ma anche l’attaccante esterno di un tridente e in entrambi casi potrebbe doversi trasformare in centrocampista di sinistra in fase difensiva. Così come se Massimiliano Allegri, che dopo settimane di uomini contati ritrova una certa abbondanza di scelte, dovesse riproporre il 4-2-3-1 con cui aveva messo in grande difficoltà l’Inter nell’ultima sfida di campionato, con Cuadrado, Dybala e lo spagnolo alle spalle di Vlahovic. Non è detto, però, che in una partita che potrebbe durare 120 minuti il tecnico bianconero schieri i suoi migliori quattro giocatori offensivi tutti assieme dall’inizio. Probabile che uno tra Dybala e Cuadrado parta dalla panchina per essere utilizzato come carta per cambiare la partita. Oppure tutti e due, con Bernardeschi titolare. «In questo genere di sfide non è importante tanto chi inizia, ma chi finisce la partita», Carlo Ancelotti dixit giusto mercoledì, dopo la grande rimonta del suo Real Madrid sul Manchester City

Coppa Italia, il centrocampo della Juve

Le scelte offensive di Allegri ricadranno su quelle relative al centrocampo, dove Denis Zakaria e Adrien Rabiot sono abbastanza sicuri di giocare, il francese soprattutto. E potrebbero essere da soli in mezzo in caso di 4-2-3-1. Con un centrocampo a tre (che uno degli esterni d’attacco farebbe diventare a quattro almento in fase difensiva), Manuel Locatelli, Arthur e Fabio Miretti si giocherebbero un posto in mezzo a loro. Con il diciottenne appena affacciatosi alla ribalta affatto tagliato fuori: Locatelli è rientrato in gruppo da due giorni, ma dopo un mese di stop non ha certo 90 minuti nelle gambe, mentre Arthur è lui stesso ancora abbastanza fresco del problema alla caviglia destra e a Genova non ha brillato. Miretti può sperare di vivere da titolare la sua prima finale di Coppa Italia o di recitarvi comunque una parte importante a gara in corso. 

Juve, ballottaggio in difesa

Se attacco e centrocampo offrono ad Allegri la possibilità di sbizzarrirsi in più soluzioni e sono pertanto densi di ipotesi e dubbi, la situazione in difesa è decisamente più definita. L’unico vero ballottaggio riguarda la fascia sinistra, dove Luca Pellegrini è pienamente recuperato, ma appare comunque leggermente sfavorito rispetto ad Alex Sandro. Per il resto Mattia Perin in porta, come durante tutto il torneo, e Danilo sulla fascia destra sono le certezze: Allegri ha concesso al brasiliano giorni di riposo e non lo ha portato a Genova per permettergli di recuperare al meglio di una fascite plantare proprio per la sfida di domani sera. E per lo stesso fine anche Matthijs De Ligt non ha giocato a Marassi e ha lavorato a parte in alcuni allenamenti. L’olandese sarà quasi certamente al centro della difesa e a far coppia con lui dovrebbe essere Giorgio Chiellini: per lui il cerchio bianconero si chiuderà di sicuro e se è quasi altrettanto sicuro che si riaprirà, sarà da dirigente e non da calciatore. E il capitano vuole chiudere con una Coppa in mano

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