Juve premiata dall'Arcigay. Agnelli: "Discriminazioni inaccettabili"

I bianconeri hanno vinto la prima edizione del premio "Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022", sezione "Squadra Sportiva"
Juve premiata dall'Arcigay. Agnelli: "Discriminazioni inaccettabili"© Twitter Juventus FC

Il famoso stile Juve non si vede solo in campo ma anche fuori dal rettangolo verde. In tale direzione si muove la campagna portata avanti dalla società bianconera in favore della comunità LGBT+ che ha visto il club colorare con i colori dell'arcobaleno il proprio logo nel mese del pride. Da sempre la Vecchia Signora si schiera in prima linea per diffondere una mentalità aperta in un mondo troppo spesso fermo al passato. A tal proposito la Juve è stata premiata dall'Arcigay nell'ambito della prima edizione del premio "Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022", sezione "Squadra Sportiva". Le altre società sportive candidate a questo riconoscimento erano AC Milan, Cagliari Calcio, Delta Volley Porto Viro, Modena Volley, Palermo Calcio e Pescara Calcio.

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Le parole di Andrea Agnelli

Ricevuto il premio, è intervenuto anche Andrea Agnelli che ha inviato un videomessaggio nel quale ha voluto ringraziare l'organizzazione e ha sottolineato il motivo che ha spinto la Juve ha intraprendere questo percorso virtuoso. "Ci tengo a ringraziare a nome della Juventus per questo importante riconoscimento - commenta il numero uno dei bianconeri -. L’omofobia, la transfobia e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere sono inaccettabili nello sport come il razzismo e tutte le altre forme di discriminazione. Lo sport, con la scuola e la famiglia, rappresenta da sempre uno dei contesti fondamentali per la crescita personale dove ognuno deve sentirsi libero di esprimere se stesso. Chiunque deve avere questa opportunità sentendosi accolta e accolto pienamente a parlare della propria vita sentimentale e sessuale, senza provare il timore di essere giudicato e spesso, perfino, emarginato. Purtroppo sappiamo che nel calcio, come a tutti i livelli, sia dentro che fuori dal campo, la realtà è totalmente differente. Il calcio per anni è rimasto immobile e questi temi devono essere trattati concretamente con posizioni chiare e inequivocabili. Lo scorso anno abbiamo scelto di iniziare un percorso posizionandoci pubblicamente e parlando apertamente di questi temi all’interno di questo mondo. Sicuramente il cambiamento di mentalità nel mondo del calcio non avverrà rapidamente. Ma l’auspicio è che la nostra volontà di essere una voce alleata possa essere d’esempio per altri club e che le nuove generazioni di calciatori, allenatori e dirigenti possano superare queste barriere per vivere il calcio in piena libertà".

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