Juve, occhio a Pellegrini: tutto sulla sfida dello Stadium contro la Roma

La duttilità del giallorosso permette di cambiare assetto offensivo, la strategia resta aspettare e ripartire
Juve, occhio a Pellegrini: tutto sulla sfida dello Stadium contro la Roma© www.imagephotoagency.it
La terza giornata di campionato mette la Juventus di fronte al primo big-match della stagione. I bianconeri infatti attendono allo Stadium la Roma di José Mourinho, per quella che rappresenta una delle sfide più interessanti di questo turno.

Il sistema di gioco

Dal punto di vista tattico il tecnico portoghese dovrebbe presentare in partenza quel 3-4-2-1 che ha caratterizzato già la seconda parte della scorsa stagione. Questa costruzione è però piuttosto fluida, soprattutto a livello dei tre giocatori offensivi. Il tridente d’attacco potrebbe infatti essere schierato 2-1 (con Dybala e Pellegrini a ridosso di Abraham) o 1-2 (con Pellegrini dietro l’inglese e l’argentino). Un tipo di fluidità che potrebbe vedersi anche a partita in corso, con la Roma che può modificare le posizioni di partenza dei tre riferimenti avanzati anche all’interno della stessa gara.
 

Dybala e la questione offensiva

L’elemento più atteso fra i giallorossi è senza dubbio Dybala, ex di turno e fino ad oggi il miglior giocatore del campionato in termini di assist attesi (xA), 0.87 (passaggi che, in base a posizione, tipo ecc., avrebbero dovuto trasformarsi in assist, ossia portare al gol) ed uno dei migliori per chance create (9). Nonostante l’arrivo dell’argentino, la squadra di Mourinho continua ad essere un undici reattivo, che dà il meglio di sé quando può difendere con un blocco medio o basso (17.61 di PPDA, ossia passaggi concessi per ogni azione difensiva, dunque più basso è il numero più intenso il pressing) per agire poi di rimessa. La formazione della capitale cerca quindi di dettare il contesto tattico della partita più attraverso il controllo degli spazi che tramite il possesso (48.4% di media). 
Utilizzando questo modello di gioco, la squadra di Mou ha finito per concedere poco (appena 0.99 expected gol) e creare molto nelle prime due sfide (contro Salernitana e Cremonese): la Roma ha infatti prodotto finora un totale di ben 5.79 expected gol. A questo dato fa da contraltare quello relativo ai gol effettivamente realizzati, appena due. La differenza fra gol segnati e gol attesi è quindi di - 3.79. In pratica i giallorossi creano sì, ma sprecano molto. 

Il fattore Pellegrini

Uno degli elementi che maggiormente si sono messi in luce in questo avvio di stagione è Lorenzo Pellegrini. Il nazionale azzurro può essere impiegato anche come secondo mediano nel centrocampo a due, ma rende di più quando è avanzato in zona di rifinitura, vale a dire quando può operare fra le linee di difesa e centrocampo avversarie. E in questa porzione di campo si dovrebbe vedere all’opera contro la Juve, con Mourinho che deve sostituire Wijnaldum e Zaniolo e che sembra orientato a inserire Mati? in mediana. Pellegrini ha già registrato un assist in questo torneo e l’anno scorso è risultato essere fra i primi 20 giocatori (tra quelli che svolgono le sue stesse funzioni) nei cinque più importanti campionati europei in termini di expected threat (xT) prodotti (2.44, numero che indica l’aumento delle possibilità di segnare generato da un passaggio). A questo dato vanno aggiunte le 7 chance create in questo inizio di serie A.

Cosa deve fare la Juve

In fase difensiva la squadra di Allegri dovrà provare a limitare il numero di palloni giocabili per il tridente romanista. Per riuscire nell’intento, i bianconeri dovranno cercare di non abbassarsi troppo e di pressare sempre il portatore di palla. Anche alzare la linea del pressing, aggredendo gli avversari fin dalla prima costruzione, potrebbe rivelarsi un’idea interessante, dato che Mancini, Smalling e Ibañez sono tre centrali non a proprio agio nel gestire la palla. Detto questo, la Roma ha a sua disposizione anche il lancio lungo per Abraham. In questo senso, i difensori della Juve dovranno essere in grado di contestare all’inglese i palloni alti (87.5% i duelli aerei vinti dall’ex Chelsea) ma anche di impedirgli la possibilità di girarsi per associarsi con i compagni (0.48 xA).
 

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