Paredes, ultima chiamata: Juve e Psg trattano a oltranza

Nuovi contatti tra bianconeri e parigini per l’argentino: il nodo resta il riscatto. Intanto i francesi stringono per Fabian Ruiz come sostituto
Paredes (Obiettivo di mercato)© EPA

Psg-Juventus è già iniziata. Aspettando la sfida di Champions League del prossimo martedì al Parco dei Principi, il duello è sul mercato. I dirigenti bianconeri insistono per Leandro Paredes, promesso sposo juventino da mesi, ma dalle parti della Tour Eiffel non concedono grossi sconti sulle modalità di riscatto del 28enne centrocampista argentino. L’affare resta caldissimo. Un po’ perché Juventus e Psg continuano a trattare a oltranza e un po’ perché, al di là delle normali schermaglie, conviene a tutti trovare un buon compromesso. Se il ds Federico Cherubini da mesi ha in testa l’idea di piazzare l’ex Roma al centro della Juventus 2.0 di Massimiliano Allegri, la coppia parigina Campos-Galtier ha progettato in tempi non sospetti un nuovo centrocampo e il connazionale di Angel Di Maria è considerato tutto tranne che intoccabile. Lo dimostrano le recenti esclusioni dall’undici titolare e gli acquisti messi a segno. Dopo la doppietta portoghese Vitinha-Renato Sanches, è segnalato in dirittura d’arrivo Fabian Ruiz del Napoli. E potrebbe essere proprio lo spagnolo, in passato accostato anche ai bianconeri, a fornire l’assist decisivo alla Juventus e a Paredes, che si vede juventino da tempo. Soprattutto da quando il Fideo, compagno di Nazionale e amico fraterno, ha percorso lo stesso tragitto: da Parigi a Torino, anche se a parametro zero. I chilometri, però, sono quelli e anche per questo Paredes ha affidato la “missione Juve” ai rappresentanti di ADM, registi assieme a Cherubini, Nedved e Arrivabene del grande colpo di giugno. Può succedere ancora di tutto, ma a tre giorni dal gong (il mercato chiude dopodomani, il primo settembre) la fiducia di arrivare alla fumata bianca resta intatta. Le mediazioni sono al lavoro per trovare un compromesso sulle modalità del riscatto. E, se tutto andrà secondo programmi, Leandro la prossima settimana tornerà a Parigi con Di Maria, ma da avversario.

Il nodo della formula

Tutto (o quasi) dipenderà dall’evolversi dei contatti tra i due club. Dopo aver superato quello che, sulla carta, era l’ostacolo più grosso - cioè far digerire al Psg una formula in prestito dopo l’iniziale richiesta di una cessione a titolo definitivo (20 milioni cash) - permane distanza sulle condizioni che trasformerebbero il diritto di riscatto in un obbligo. Secondo i ben informati, il nodo c’è, però è anche superabile. A meno di un passo indietro da parte del club del presidente Nasser Al Khelaifi, la sensazione è che la Juventus, soprattutto di fronte a qualche cessione imminente (Arthur in primis, i dettagli a pagina 5), possa compiere uno sforzo in più per soddisfare i parigini e mettere a segno un sesto colpo dopo quelli di Angel Di Maria (a scadenza dal Psg), Paul Pogba (a scadenza dal Manchester United), Gleison Bremer (Torino), Filip Kostic (Eintracht Francoforte) e Arkadiusz Milik (in prestito con diritto di riscatto dal Marsiglia).

L'alternativa

E se nelle prossime ore qualcosa andasse storto sull’asse Torino-Parigi? L’eventualità è poco quotata, ma ovviamente alla Continassa devono tenersi pronti nel caso in cui il piano A (Paredes) diventasse irrealizzabile. Tra le eventuali alternative, piace Douglas Luiz, 24enne dell’Aston Villa. Il brasiliano ha il contratto in scadenza nel 2023 e potrebbe diventare un’opportunità, anche se non così in saldo come si potrebbe pensare. Dalla Spagna, nelle ultime ore, sono rimbalzate nuove voci anche su Miralem Pjanic (Barcellona), pupillo di Allegri dai tempi degli anni vissuti insieme a Torino, però dagli ambienti banconeri filtra freddezza. Già, in “casa Juve” sono ancora convinti che sarà Paredes il nuovo regista.

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