Miretti oro Juve: numeri da urlo, pure Mancini esulta

Anche contro lo Spezia è risultato il migliore in assoluto dei bianconeri: regala qualità (vedi l’assist) e quantità (i km corsi)
Miretti oro Juve: numeri da urlo, pure Mancini esulta © Marco Canoniero

TORINO - Il ragazzo d’oro. Perchè è un bravo ragazzo. Sì. Perchè almeno un pallone su due lo trasforma in una pepita al servizio dei compagni. Sì. Perchè di questo passo il valore del suo cartellino, qualora per l’intera stagione riuscisse a viaggiare a questo ritmo, raggiungerebbe almeno i 40 milioni di euro. Sì. Lui è Fabio Miretti, 19 anni, prodotto biologico e a chilometro zero della filiera Juventus visto che lo ha cresciuto nelle proprie giovanili da quando ha iniziato ad andare a scuola. Da allora ha bruciato le tappe con la maglia per cui ha sempre fatto il tifo e lo stesso si può dire in azzurro, dove spesso è stato utilizzato come sottoleva, vedasi per esempio la Under 21 del ct Paolo Nicolato. Questo 2022 potrà incorniciarlo Miretti, ora completamente concentrato sul pallone dopo che a luglio ha dato l’esame di maturità, completando così il proprio percorso di studi al liceo sportivo interno al club juventino. 

Miretti e la fiducia di Allegri

Dopo essere stato in bilico tra la conferma e il prestito, situazione figlia dell’ottima impressione lasciata nelle apparizioni nella parte finale della scorsa stagione, ha strappato la fiducia di Allegri nonostante abbia dovuto saltare la tournée americana per le ferie cadute in ritardo a causa dei pluri impegni con le Under azzurre di Nunziata e Nicolato. Ma la qualità paga e soprattutto emerge in tutto il suo splendore. Infatti Allegri, da sempre attento alla capacità di alzare il livello tecnico, ha iniziato a dargli sempre più spazio. E così ecco le splendide partite contro la Roma e lo Spezia, dove ha concluso il match servendo nel recupero un assist perfetto per Milik, abile e chirurgico nel saper gestire il pallone con freddezza per poi spararlo alle spalle di Dragowski. Ma tutto parte dalla cavalcata sulla fascia destra di Miretti che dopo 30 metri ha avuto la lucidità e l’abilità per far arrivare il pallone nel posto giusto al momento giusto. Un match sopra le righe per Fabio in cui tutti i numeri e le statistiche dei 90 minuti contro i liguri offrono indicazioni capaci di esaltare la sua prestazione sia dal punto di vista della quantità che della qualità. Non soltanto il bianconero che in assoluto ha corso di più, ma anche quello che ha fatto più tiri in porta oltre all’assist e ha cercato con frequenza passaggi in profondità con verticalizzazioni non banali. Davvero un centrocampista completo, supportato da una condizione fisica eccellente e pare pure che abbia messo su un po’ di massa muscolare per reggere meglio i contrasti.Per il momento è in assoluto il bianconero che ha fatto vedere le giocate più difficili ed efficaci per dare aria alla manovra che diversamente troppo spesso risultava da encefalogramma poco più che piatto. Ora con l’arrivo di Paredes in regia potrebbe essere esaltata un’altra delle qualità migliori del torinese, ovvero farsi trovare libero tra la linea del centrocampo e della difesa avversaria. Alla Juve se lo coccolano ma non solo. Pure il ct Mancini ha visto e capito che la Serie A può offrirgli un campione fatto e finito.

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