Paredes, il primo ciak con la Juve è un trailer invitante

L’argentino cala alla distanza, ma prima mostra qualità e anche aggressività: è stato il bianconero che ha recuperato più palloni
Paredes, il primo ciak con la Juve è un trailer invitante© Getty Images

TORINO - "Ho tolto Paredes perché era cotto", ha spiegato Massimiliano Allegri parlando delle sostituzioni nel post partita. Catapultato sotto il sole fiorentino con i suoi appena 53 minuti di calcio vero nelle gambe, gli ultimi 7 dei quali giocati il 21 agosto in casa del Lilla, il ventottenne argentino è effettivamente e comprensibilmente calato alla distanza, mostrando comunque in precedenza alcuni assaggi di ciò che potrà dare alla Juventus quando avrà il serbatoio pieno. E quando avrà maturato almeno un minimo di intesa con i compagni, con molti dei quali si è presentato appena mercoledì sera nel post partita di Juventus-Spezia.

Non solo regìa

La prima scena del trailer girato dal nuovo regista bianconero è una sorpresa. Ci si aspetterebbe un lancio, una verticalizzazione, invece al 2’ Paredes va a strappare palla ad Amrabat sulla trequarti viola, coronando un’azione di pressing alto bianconero destinata ad avere ben poche repliche, nessuna dopo la prima mezzora di partita. Un recupero che per poco non si trasforma in assist, perché Paredes serve Milik al limite dell’area, ma il polacco perde il duello con Milenkovic che gli nega il tiro e gli strappa la palla. Una giocata inattesa, ma niente affatto isolata: l’ex Paris Saint-Germain di palloni ne recupererà altri 5, risultando sotto questo aspetto non solo il migliore dei centrocampisti bianconeri, come evidenziato nella tabella in questa pagina (dati Lega Serie A), ma il migliore in assoluto della Juventus e il secondo di tutti i giocatori in campo, dietro Amrabat (8) e alla pari con Martinez Quarta. Non male per un giocatore la cui qualità principale è la capacità di organizzare la manovra.

La scena migliore

E’ proprio per quella qualità, d’altra parte, che la Juventus lo ha acquistato: ben vengano i palloni recuperati e ben venga la capacità di pressare, ma il compito di Paredes sarà far passare il pallone con velocità e precisione da una parte all’altra del campo. Preciso, l’argentino è stato preciso al Franchi, anche se non quanto sa esserlo: 88% la percentuale dei suoi passaggi riusciti, buona ma peggiore della media sempre superiore al 90% tenuta negli anni parigini. Chiaro che la scarsa conoscenza con i compagni abbia inciso, così come la marcatura quasi a uomo di Amrabat, pronto a pressarlo anche quando si abbassava tra i centrali difensivi per impostare. Situazione che la Juventus ha provato a sfruttare usando Paredes quasi come esca per liberare spazi in cui servire Di Maria che si accentrava, McKennie o Locatelli: l’idea ha funzionato in occasione del gol, con il Fideo che ha ricevuto palla proprio in posizione centrale poco oltre la metà campo e ha servito l’azzurro più avanzato, che ha innescato la fase finale dell’azione. Avrebbe potuto funzionare al 24’, quando dello spazio liberato da Paredes aveva approfittato per ricevere McKennie, libero di puntare verso la metà campo viola ma incapace poi di dare lo sviluppo giusto, e in qualche altra occasione, con i viola però sempre più reattivi a chiudere.

Quanto all’impostazione in prima persona, Paredes ha mostrato la capacità di giocare a un tocco e anche quella di difendere la palla, di cui però si è pericolosamente approfittato al 33’, quando dopo essersi liberato con una veronica di Maleh ha provato a bissare il numero anziché servire Di Maria libero a destra: palla persa da cui è nata una pericolosa punizione dal limite. Il momento migliore del trailer di Paredes era invece arrivato poco più di 10 minuti prima, quando Paredes, dopo aver chiuso bene in area su Sottil, sgusciato tra Locatelli e Cuadrado, si è trovato con la palla sulla linea di fondo pressato dallo stesso Sottil e Maleh: da lì è riuscito a far passare la palla tra i due viola verticalizzando per Milik appena oltre la metà campo.

Aiuto-regista

Un tipo di giocata che la Juventus si attende con frequenza quando Paredes avrà energia e conoscenza dei compagni sufficienti a girare un intero film anziché un trailer. E magari quando avrà a spalleggiarlo un aiuto regista più brillante del confusionario McKennie e dell’appannato Locatelli di ieri. Nell’attesa di Pogba, stella del cast bianconero, sarà interessante per esempio vedere Paredes con Miretti, ieri entrato poco prima dell’uscita dell’argentino e al 39’ capace di liberarsi a metà campo di Zurkowski e poi lanciare in profondità Kean, costringendo a un’uscita provvidenziale Terracciano.

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