Juve, ancora Milik: gol e sponde da manuale

Prima da titolare, secondo centro in tre presenze. Sui social: "Peccato che il mio gol non sia bastato. Ma adesso pensiamo alla Champions"
Juve, ancora Milik: gol e sponde da manuale© Getty Images

FIRENZE - Da riserva o da titolare, il finale è lo stesso: Milik-gol. Dopo aver segnato nel finale con lo Spezia mercoledì sera, pochi minuti dopo essere entrato in campo, al Franchi ha nuovamente firmato il tabellino al 9’ con una rete di pancia, da rapinatore dell’area piccola - alla Inzaghi tanto per intenderci - nella sua prima gara da titolare. Scelto al posto di Vlahovic, lasciato in panchina a riposare dopo l’abbuffata delle prime 4 partite, che per lui devono essere sembrate il doppio visto che era reduce da una preparazione differenziata poichè in parte condizionata dalla pubalgia dello scorso fine campionato, il polacco ha convinto in una partita dove è stato più lui ad aiutare la squadra che viceversa. Certo, Kostic col suo tiro-cross gli ha permesso di esultare, ma per il resto nessun altro pallone da trasformare in oro. In compenso si è sempre fatto trovare pronto come terminale della manovra verticale per tenere palla, addomesticarla con mestiere e abilità tecnica e quindi servirla al compagno posizionato meglio. Esattamente quello che Allegri vuole che una punta faccia e che Vlahovic non sempre riesce a svolgere al meglio. Perché a volte ancora troppo impetuoso e agitato nel controllare la sfera quando pressato in mezzo al campo e senza la visuale della porta come calamita verso la quale gettarsi di corsa.

Agrodolce

Dunque Milik ha confermato ad Allegri di essere esattamente il tipo di centravanti che il livornese cercava negli ultimi gironi di mercato come alternativa all’attaccante serbo, che proprio ieri potrà aver preso appunti su cosa deve fare “il bravo centravanti” secondo il manuale del Conte Max. Se in campo ha parlato con il linguaggio dei bomber, ovvero segnando, nel dopo gara Milik si è affidato al proprio profilo social per svelare tutta la sua soddisfazione seppur mitigata dal fatto di non aver incassato tre punti ma uno solo: «Mi dispiace che il mio gol non sia bastato ma ora testa alla prossima! Fino alla fine». Sulla partita del polacco c’è stato poi anche il commento di Allegri che ha espresso tutta la sua soddisfazione per come ha interpretato la gara e il ruolo, elogiando proprio la pulizia delle sue giocate, quel controllo palla da centravanti fatto e finito che aveva sottolineato alla vigilia del match e dopo la gara con lo Spezia. Diciamo che la presenza di Milik dovrà essere vissuta da Dusan come uno stimolo per fare sempre bene. Allegri dalla punta non vuole soltanto il gol ma anche la capacità di rappresentare lo scarico preciso per il centrocampo, in modo da far salire la manovra avvolgente della squadra e mettere in crisi il sistema difensivo avversario. Se quello che si è visto almeno tre volte al Franchi venisse riproposto con una frequenza diversa, allora sarebbero dolori per chi deve affrontare la Juve.

Kostic e il 1° assist

Sulla gara di Milik ecco il commento di Kostic a Jtv, il serbo sol suo tiro cross ha di fatto realizzato l’assist per il gol del polacco: «Sono molto contento di giocare con lui e con Dusan. Loro sono molto importanti per la squadra, devono segnare e dare il meglio. A Firenze è stata una partita difficile ma l’importante è non avere perso. Ho fatto il mio primo assist e spero di farne altri. Mi sto rendendo conto giocando le prime partite che la Serie A è più difficile del campionato tedesco. C’è più tattica ma sento che cresco gara dopo gara. Ora sotto con la Champions League a Parigi dove proveremo a dimostrare ciò che sappiamo fare». E chissà che anche lì, Allegri non inventi uno stratagemma per non rinunciare a Milik. Magari con Vlahovic?

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