Juve, contro il Psg fai salire il ritmo: serve una squadra più rock

Dopo la prestazione negativa di sabato con la Fiorentina bisogna cambiare marcia: contro la classe dei francesi proporre un gioco lento sarebbe un autogol
Juve, contro il Psg fai salire il ritmo: serve una squadra più rock© LAPRESSE

TORINO - Parafrasando l’immenso Enzo Jannacci che dissacrava e spiegava, cantando “Perché ci vuole orecchio”, alla Juve bisognerebbe cantare “Perchè ci vuole ritmo”. Sì, proprio così, per evitare di concedere un bis alla prova mortificante - sotto il profilo della prestazione - di Firenze, si dovrà in futuro cambiare ritmo e/o velocità sia alle gambe che al movimento del pallone. Troppo lenta la Juventus vista al Franchi per pensare di impensierire la Viola o qualsiasi altra squadra della massima divisione italiana. Figuriamoci poi in Champions League e in particolar modo contro una formazione stellare come quella del Paris Saint Germain che, domani sera, ospiterà al Parco dei Principi proprio la Vecchia Signora per il debutto della stagione europea. Le idee ci sarebbero anche, come si è visto in tre azioni corali di prima che hanno fatto presupporre a un pomeriggio toscano di gloria bianconera, peccato che poi per una ragione non esattamente individuata si sia spenta la luce, scivolando in una mediocrità utile solo a far crescere il coraggio e la convinzione della Fiorentina.

Il cambio di passo

Dunque serve una Juventus meno lenta nel proporre l’azione e far viaggiare il pallone perchè, altrimenti, tutto diventa tremendamente scontato e con una prevedibilità del genere è davvero dura pensare di trovare la via del gol. Massimiliano Allegri ne è prefettamente cosciente e quindi cercherà l’antidoto a questa lacuna che, apparsa in maniera così eclatante sabato pomeriggio, ha finito per depotenziare la Juve e armare la Viola. C’è la convinzione che non sia un problema fisico, legato magari a carichi di lavoro eccessivi somministrati durante la preparazione. Come spesso accade quando si cambia molto, i meccanismi non sono così oliati da far scorrere tutto in maniera fluida. E a dirla tutta, contro la grintosa squadra allenata da Italiano, la Juventus non solo si è presentata per la prima volta con un regista di ruolo, Paredes, ma lo stesso aveva fatto appena un paio di allenamenti con i compagni di squadra per cui alcune zone d’ombra, a insidiare la sicurezza dei compagni soprattutto nei movimenti offensivi, sono comprensibili. Il timore di lasciare uno spazio scoperto per un malinteso ha in parte frenato ciò che la squadra era ed è in grado di fare dal punto di vista del potenziale. Nel dopo gara, a giustificazione del fatto che certe fiammate sono sparite per lasciare campo e palla agli avversari, il tecnico toscano ha chiamato in causa il calo di condizione di qualche elemento che. inevitabilmente. ha influenzato l’efficacia complessiva della squadra.

Occhio ai Mostri

Ora pensare di scendere in campo contro i francesi a questo ritmo significherebbe consegnarsi mani e piedi e arrendresi prima ancora di iniziare a dare battaglia. Tra le indicazioni per i bianconeri ci sarà proprio la necessità di avere un piglio diverso con una propensione spiccata anche nel cercare di ricevere la palla nello spazio. Dunque maggior dispendio di energia, certo, ma a beneficio di una presenza in campo meno scontata, finalizzata al mettere in difficoltà un avversario che, peraltro, non è così allenato a giocare contro squadre dinamiche. Mediamente il campionatio francese al PSG offre non più di cinque o sei avversari capaci di imprimere intensità alle proprie azioni. Per il resto ritmi decisamente blandi in cui la classe superiore dei giocatori di Galtier può emergere in tutto il suo fulgore. E chissà che per mettere in crisi o rendere meno agevole il compito dei transalpini, Allegri non pensi a una rivoluzione tattica in grado di costringere il PSG a iniziare l’azione con difficoltà. Dunque non una sola punta, ma addirittura due, con il compito preciso non solo di cercare la rete ma disturbare alla fonte l’origine della manovra, andando in pressing sui due difensori centrali. Oggi Allegri in conferenza stampa come al solito non svelerà le proprie carte ma per domani sera non si deve escludere qualche colpo a sorpresa. In ogni caso basta “lenti” per la Juve. C’è bisogno di una Juve in versione rock and roll. Correre, grazie!

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